Gioco d’azzardo patologico, Nencini (PSI) presenta ddl di contrasto
Tutela, prevenzione, cura e riabilitazione delle persone che soffrono di gioco d’azzardo patologico e dei loro familiari, protezione dei minori e dei soggetti vulnerabili: questi gli obiettivi del disegno di legge presentato dal senatore Riccardo Nencini (PSI), da venerdì scorso Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti nel Governo Renzi, a contrasto del gioco d’azzardo. Un fenomeno che, si legge nel ddl, ha visto aumentare i soldi spesi dagli italiani per giocare: si è infatti passati in dieci anni dai 17,32 miliardi di euro agli attuali quasi 100 miliardi di euro. L’Italia è il secondo paese al mondo per i rischi legati al gioco d’azzardo.
“La crisi economica che ha investito il Paese dal 2008 è una delle principali ragioni cui è addebitato l’acuirsi della cosiddetta ludopatia, l’attitudine al gioco d’azzardo – si legge nel ddl – La difficile contingenza che vivono milioni di italiani ha aumentato il ricorso al gioco come fonte di guadagno facile, anche da parte di inoccupati o disoccupati. Un “gratta e vinci” si trova dappertutto, nei supermercati come alle poste, è di facile accesso per tutti e promette guadagni facili e veloci. Gli effetti sociali derivanti dal gioco d’azzardo sono facilmente immaginabili. Dal momento che le possibilità di vittoria sono, in genere, minime, le conseguenze sono l’impoverimento ulteriore, l’indebitamento, la solitudine, la frantumazione delle relazioni familiari, fino alla collusione con la microcriminalità o la criminalità organizzata”.
Il disegno di legge, articolato in 20 articoli, stabilisce l’accesso gratuito alla spesa sanitaria per i malati certificati di gioco d’azzardo patologico, istituisce un Osservatorio nazionale sulle dipendenze da gioco d’azzardo, prevede la realizzazione di campagne di informazione nelle scuole e l’attivazione di un numero verde h24 per garantire il sostegno e l’aiuto alle famiglie dei soggetti affetti da GAP e coinvolge gli istituti di credito nella sensibilizzazione dei consumatori sulle conseguenze del sovraindebitamento.
Nel dettaglio, il ddl stabilisce che “è di competenza dei servizi per le dipendenze istituiti dalle regioni l’attività di prevenzione, cura e riabilitazione di quei soggetti affetti dalla patologia del gioco d’azzardo patologico (GAP). La certificazione della diagnosi di GAP è rilasciata dai presidi socio – sanitari convenzionati con i dipartimenti di salute mentale e dà diritto all’esenzione dalla partecipazione al costo della spesa sanitaria, all’immediato accesso alle strutture dei presidi regionali per la valutazione e la diagnosi, all’assistenza psicologica e farmacologica e al ricovero, se necessario, in centri specializzati nella cura della patologia”. Viene inoltre istituito un Osservatorio nazionale sulle dipendenze da gioco d’azzardo, presso il Ministero della Salute, che collabora con le regioni e monitora il fenomeno con particolare riferimento ai costi sociali, economici e psicologici associati al gioco compulsivo, nonché ai fattori di rischio, in relazione alla salute dei giocatori e all’indebitamento delle famiglie.
Il ddl si pone a tutela dei minori e “vieta la partecipazione ai giochi pubblici con vincite in denaro ai minori e punisce il titolare dell’esercizio commerciale o del locale che consente tale partecipazione. Indipendentemente dalla sanzione amministrativa pecuniaria, la violazione è punita con la chiusura dell’esercizio commerciale. Dispone la revoca di qualunque autorizzazione o concessione amministrativa per i soggetti che nel corso di un triennio commettono tre violazioni, anche non continuative”. Viene vietata la propaganda pubblicitaria del gioco d’azzardo sul territorio nazionale e sono previste sanzioni per chi trasgredisce. Ancora: viene istituito il Fondo per la prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico con l’obiettivo di finanziare gli interventi di prevenzione, di informazione e di cura di quelle persone affette da patologia da GAP. Al fine di ridurre il disagio delle famiglie è istituito il Fondo per le famiglie dei soggetti affetti da gioco d’azzardo patologico. Viene inoltre vietata la vendita promiscua di gioco, ad esempio “gratta e vinci”, in locali non dedicati esclusivamente al gioco, come autogrill, supermercati e Poste.
Il ddl prevede inoltre il coinvolgimento delle banche: introduce infatti “misure innovative in materia di contrasto al gioco d’azzardo rivolgendosi agli istituti di credito che hanno l’obbligo di informare il consumatore sui rischi da sovra indebitamento legati al gioco lecito. Gli istituti di credito si impegnano, inoltre, ad avviare campagne di sensibilizzazione nei confronti del gioco d’azzardo e a individuare atteggiamenti che rilevano un problema legato al gioco d’azzardo sulla base dei movimenti dei conti correnti e delle carte di credito”.
Mi p’iacerebbe sapere se il senatore Nencini sia l’autore dell’emendamento che ha modificato, in peggio rispetto al testo licenziato a settembre dalla Camera e addirittura al testo del decreto Balduzzi, il comma aa dell’articolo 14 della legge di delega fiscale in materia di pubblcità dei giochi d’azzardo. Ridotto ad una prevbisone inapplicabile e fumosa a difesa… delle lobbies del gioco.
Complimenti.