Gioco d’azzardo, approvata mozione su moratoria per un anno
Oggi il Governo è stato battuto in aula al Senato nella votazione di una mozione della Lega Nord che vieta per un anno l’apertura di nuovi centri per i giochi d’azzardo elettronico online e nei luoghi aperti al pubblico. Successivamente è stato votato un ordine del giorno che impegna l’esecutivo a “prevedere una moratoria per le nuove autorizzazioni in attesa della riorganizzazione e pianificazione dell’intero sistema”.
L’approvazione della mozione è accolta con soddisfazione dal Codacons. “L’azione di lobbing del Codacons e dei parlamentari che assieme all’associazione stanno lottando contro il gioco d’azzardo ha avuto la meglio sui meri interessi economici dello Stato e degli operatori di settore – spiega il presidente Carlo Rienzi – Ora, alla luce del passaggio della mozione dalla Lega Nord che impegna il Governo a varare una moratoria di 12 mesi sul gioco d’azzardo online e sui sistemi di gioco d’azzardo elettronico in luoghi pubblici e aperti al pubblico, chiediamo il blocco immediato delle sale Videolottery presenti sul territorio, fino al momento in cui il Governo emanerà l’atteso decreto sulla prevenzione delle ludopatie”. Il Codacons critica poi chi afferma che la mozione approvata oggi arrecherà danni alle casse dello Stato, stimati in sei miliardi di euro e legati ai diritti dei concessionari che hanno vinto le gare. “E’ assurdo e immorale affermare che, a causa di questo provvedimento, il gettito subirà una pesante riduzione – spiega Rienzi – Al contrario lo Stato ci guadagnerà e parecchio, considerato che i costi sociali legati al gioco d’azzardo e alle dipendenze da gioco sfiorano quota 7 miliardi di euro, e che un singolo giocatore patologico costa allo Stato 38mila euro annui”.
Il Codici parla di un passo importante ma pone alcune domande: cosa succederà dopo l’anno di divieto? Tutto tornerà forse come prima? “Poi c’è il problema delle concessioni – afferma l’associazione – Come la mettiamo con il conflitto che si è in questo modo venuto a creare con i gestori che già si sono aggiudicati la concessione? Il timore, del tutto lecito, è che le buone intenzioni rimangano, appunto, solo intenzioni e che il limite all’apertura delle sale slot non sia così invalicabile, almeno per quella parte di gestori che si era già mossa in tal senso”.
Altro tema riguarda la pubblicità del gioco d’azzardo, che il Codici vorrebbe del tutto vietata. “Apprendiamo che non è stata approvata la mozione che intendeva vietare totalmente la pubblicità del gioco d’azzardo – commenta l’associazione – Tale mozione era purtroppo di importanza e di efficacia più che rilevante secondo il Codici, che recentemente ha presentato una proposta di legge regionale che affronta anche la questione della pubblicizzazione. In particolare l’associazione ha proposto un divieto totale della pubblicità relativa all’apertura e all’esercizio delle sale giochi”.