La chiamano obsolescenza programmata per riferirsi alla tendenza dei produttori di produttori di elettrodomestici e hi-tech a ‘ridurre’ la vita degli elettrodomestici costringendo, di fatto, i consumatori a mettere mano al portafoglio e all’ambiente a dover fare i conti con un rifiuto in più. Per ‘superare’ il problema un lettore del settimanale Il Salvagente, Fabrizio Papa, ha lanciato una petizione su change.org per chiedere al Parlamento Italiano di allungare il periodo di garanzia da 2 a 5 anni.
Proprio il settimanale a gennaio di quest’anno con un’inchiesta aveva evidenziato come, in caso di guasto di un elettrodomestico, la via più economica per il consumatore fosse ricomprarlo invece che ripararlo. Qualche mese dopo la conferma arriva da un dossier presentato dai Verdi al Parlamento tedesco che ha inchiodato i big, Apple compresa, dimostrando con fatti concreti l’obsolescenza programmata: se negli anni Settanta la vita media di un elettrodomestico era di 20-30 anni, oggi è dieci volte inferiore.
La proposta di Fabrizio è semplice: estendere a 5 anni la garanzia per i piccoli elettrodomestici e a 10 per quelli più grandi, come lavatrici, frigoriferi e lavastoviglie. Ed è anche fattibile visto che quello che chiede in altri Paesi è già realtà: in Svezia, ad esempio, il periodo di garanzia legale è stato innalzato di un anno (da 2 a 3 anni); di 3 in Scozia e di 4 in Irlanda ed in Inghilterra. In Finlandia e nei Paesi Bassi addirittura l’assistenza in caso di guasto è illimitata.


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