Eurovita, vicino l’accordo con compagnie e banche. Ieri l’incontro con le AACC
Si è tenuto ieri l’incontro tra le Associazioni dei Consumatori e l’Amministratore straordinario di Eurovita, che si è impegnato a chiedere a IVASS la deroga al blocco dei riscatti per i risparmiatori delle zone alluvionate
Ieri si è tenuto l’incontro tra il Commissario Straordinario di Eurovita, Dott. Alessandro Santoliquido, e le Associazioni dei Consumatori, per fornire i chiarimenti richiesti in merito alla situazione della società.
Eurovita, a che punto siamo?
“Il Commissario – spiega Federconsumatori in una nota – dopo avere riepilogato le principali cause che hanno portato all’amministrazione straordinaria della Compagnia, ha raccolto le segnalazioni e le richieste, fornendo risposte prudenzialmente rassicuranti“.
Come spiegato dall’associazione, “la condizione patrimoniale della società Eurovita può contare su investimenti costituiti prevalentemente da titoli di stato (italiani ed esteri) con alto rating in termini di merito creditizio: questo significa che, anche nella peggiore delle ipotesi, i rischi di perdite per gli assicurati sarebbero piuttosto contenuti“.
Il Commissario ha anticipato, inoltre, che, stante la complessità delle trattative in corso per il salvataggio della società, è possibile prevedere un’ulteriore proroga della sospensione dei riscatti. “Entro la fine del mese di giugno – spiega Adiconsum – sarà richiesta ad IVASS la proroga di almeno un altro mese dell’attuale blocco dei riscatti per motivi “tecnici”, legati alla predisposizione delle procedure di ristoro; poi necessiteranno altri 2/3 mesi per darne concreta attuazione, arrivando di fatto a fine settembre”.
Intanto giungono buone notizie dal MEF: sembrerebbe vicino, infatti, l’accordo di massima con le compagnie e le banche interessate al salvataggio.
“L’aspetto rilevante dell’incontro – commenta Adiconsum – riguarda l’ipotesi di soluzione prospettata, ossia che le 5 compagnie più importanti del sistema assicurativo (IntesaVita, PosteVita, Generali, Unipol, Allianz), intervengano per ricapitalizzare Eurovita e procedere, in una seconda fase, al riparto del patrimonio (con esclusione delle UNIT LINKED)”.
Altro impegno importante assunto dall’Amministratore straordinario riguarda la richiesta, a IVASS, della deroga al blocco dei riscatti per i risparmiatori delle zone alluvionate, nel caso volessero valorizzare quanto investito. Inoltre, per tutti coloro che hanno in essere il pagamento dei premi ricorrenti, viene data la possibilità di sospendere il pagamento senza oneri e penalità, riprendendo i versamenti in un altro momento. In caso, invece, di polizza temporanea caso morte, siccome la compagnia interviene in caso di sinistro, il cliente dovrà continuare a pagare il premio.
Le richieste delle associazioni
“La nostra associazione continuerà a fare pressione sul Commissario, sulle istituzioni coinvolte e sul mercato affinché si pervenga il prima possibile alla definitiva soluzione, ferma restando l’assistenza per tutti quei risparmiatori che necessiteranno di una tutela individuale – dichiara Federconsumatori. – Resta ferma la richiesta al Governo e alle compagnie di facilitare e provvedere alla costituzione di un apposito fondo di garanzia, che possa dare più stabilità al settore e proteggere i risparmiatori, nonché di potenziare gli strumenti e le attività di vigilanza”.
Adiconsum ha posto “l’improrogabile necessità di ottenere garanzie sulle prestazioni agli assicurati, di capire come garantire ai sottoscrittori di unit linked l’operatività della piattaforma di Eurovita, di conoscere il dettaglio e la composizione delle gestioni separate, di concretizzare le diverse manifestazioni di interesse, mettendo definitivamente in sicurezza i 350 mila risparmiatori che hanno sottoscritto le polizze della compagnia. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, nel momento in cui il cliente dovesse decidere di chiedere il riscatto della polizza, essendoci anche diverse banche che hanno distribuito i prodotti Eurovita, si è chiesto che le stesse possano trovare una soluzione“.
“Bisognerà però trovare una soluzione specifica che consenta al risparmiatore di riscattare senza far emergere le minusvalenze latenti maturate nelle gestioni separate – sottolinea Adiconsum. – Inoltre, le banche potrebbero anche decidere di concedere, al risparmiatore che lo richiedesse, un finanziamento con la polizza a garanzia di quanto erogato”.
Adiconsum, inoltre, ha chiesto che, “subentrando nei contratti assicurativi compagnie primarie, si pongano le basi affinché da subito i risparmiatori vengano adeguatamente informati sulla propria posizione, sull’opportunità o meno di procedere ad eventuali riscatti, andando incontro a pressoché certe minusvalenze rivenienti dai continui incrementi dei tassi da parte della BCE”.
Confconsumatori, invece, tramite il suo presidente nazionale Marco Festelli, ha chiesto, al fine di rasserenare le centinaia di migliaia di famiglie preoccupate per la sorte dei loro risparmi, che i protagonisti dell’operazione tranquillizzino i risparmiatori e il mercato con una comunicazione ufficiale circa la pendenza delle trattative: “Un rinvio della scadenza del 30 giugno, infatti, diventerebbe altrimenti difficilmente digeribile e giustificabile e, anzi, agiterebbe ancor di più le famiglie italiane”.
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