Eurobarometro: europei appoggiano aiuti umanitari nonostate crisi
L’opinione pubblica europea sostiene la politica di aiuti umanitari dell’Unione europea nonostante la crisi economica. L’88% dei cittadini europei (nove su dieci, dunque) ritiene importante che l’Unione europea continui a dispensare aiuti umanitari e una percentuale simile (84%) ritiene che l’Europa debba continuare a finanziare gli aiuti a prescindere dalla crisi economica e dalle pressioni sulle finanze pubbliche. Il dato emerge da due sondaggi Eurobarometro condotti fra febbraio e marzo sugli aiuti umanitari e sulla protezione civile.
Gli europei appoggiano il ruolo della Commissione come coordinatrice degli aiuti umanitari e, in caso di catastrofi, ritengono che sia meglio attuare un intervento coordinato dall’Unione piuttosto che azioni di singoli paesi. In particolare, il 71% degli intervistati rivela un deciso appoggio per il ruolo della Commissione come coordinatrice degli aiuti umanitari dell’UE e una forte maggioranza (88%) si dichiara inoltre a favore di eventuali operazioni umanitarie coordinate da un corpo volontario dell’UE con il coinvolgimento dei giovani.
Per quanto riguarda la protezione civile, l’82% degli intervistati ritiene più efficace, in caso di catastrofi, un intervento coordinato dell’Unione piuttosto che azioni dei singoli paesi. Dal sondaggio emergono anche le principali fonti di preoccupazione per i cittadini: le catastrofi che destano più preoccupazione sono quelle dietro cui c’è la mano umana. Quando si parla di eventi catastrofici, infatti, a suscitare la principale preoccupazione (75%) sono le catastrofi causate dall’uomo, come le maree nere e gli incidenti nucleari, seguite da inondazioni e terremoti (67%). Il 64% degli interpellati ha dichiarato invece di essere principalmente preoccupato per gli attentati terroristici e il 59% per i conflitti armati.
Commenta Kristalina Georgieva, Commissaria europea per la Cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi: “Anche in tempi di crisi l’opinione pubblica europea continua a appoggiare il nostro impegno in soccorso delle popolazioni che ovunque nel mondo si ritrovano in gravi difficoltà. E questo appoggio è cresciuto negli ultimi due anni”.
