Meglio aspettare l’election-day o andare subito a votare per i nuovi Presidenti di Lazio, Lombardia e Molise? C’è ancora confusione sulle prossime date per le elezioni regionali: alcuni sono favorevoli all’election-day, cioè ad accorpare in uno stesso giorno (il 7 aprile 2013) le amministrative con le politiche. Altri chiedono elezioni subito. Il nodo principale da sciogliere è quello del Lazio: c’è un ricorso al Tar (che dovrebbe esprimersi domani) presentato dal Movimento Difesa del Cittadino.
L’Associazione ha chiesto ai giudici di ordinare alla Presidente dimissionaria Renata Polverini di fissare le elezioni regionali entro 90 giorni dallo scioglimento del Consiglio avvenuto il 28 settembre scorso. MDC ricorda che “la Corte Costituzionale ha stabilito che se una legge regionale prevede che l’indizione delle elezioni avvenga entro 90 giorni dallo scioglimento del Consiglio, ciò vuol dire che in quel termine le elezioni devono essere espletate, altrimenti sarebbe del tutto incostituzionale consentire che il Presidente dimissionario privi per un tempo ancora più lungo la Regione del suo legislatore (il Consiglio regionale) e di un governo con pieni poteri e democraticamente eletto”.
In attesa della sentenza del Tar del Lazio, una decina di associazioni legate al territorio laziale stanno manifestando per avere “trasparenza, partecipazione e diritti” ed hanno indetto una grande fiaccolata per la serata di giovedì 15 novembre per chiedere elezioni  subito alla Regione Lazio, con un vero confronto sulle problematiche civiche fra chi si candiderà alla guida della Regione.
A lanciare l’appello è Giuseppe Scaramuzza, Presidente Regionale di Cittadinanzattiva a nome di tutte le organizzazioni civiche che si sono costituite in rete per incontrare i cittadini, ascoltare insieme le loro storie di difficile vita quotidiana, di diritti compressi e di servizi tagliati, di abbandono e disinteresse da parte degli amministratori, ma anche per raccontare quanto di buono esiste nella nostra società, quante realtà sono presenti tutti i giorni nei campi più diversi per costruire una nuova cultura di solidarietà, sussidiarietà, partecipazione e responsabilità verso tutto ciò che ci circonda.
“Non faremo sconti a nessuno di destra e di sinistra – precisa Scaramuzza –  vogliamo che la Regione abbia una guida eletta dai cittadini al più presto. Se non basterà la fiaccolata avvieremo una serie di azioni non violente. Da settembre stiamo vivendo sulla nostra pelle cosa significa il vuoto e le conseguenze su malati, pendolari, ecc. Chiediamo a tutte le categorie, dai commercianti agli industriali, alle professioni fino ai sindacati di aderire a questa manifestazione civica che parte dal basso. Siamo lontani dall’antipolitica e dal pessimismo, vogliamo dare un messaggio positivo che viene dall’impegno di migliaia di persone per una società migliore, più giusta e attenta all’interesse collettivo e ai beni comuni”.
 


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