8 marzo, ProntoPro: solo il 25% di chi sfrutta il web per business è donna
Correva l’anno 2016 e l’Istituto Nazionale di Statistica ci raccontava una triste verità: essere donna, avere una famiglia, lavorare e magari puntare in alto con la carriera in Italia è ancora molto difficile. Sul piano occupazionale, il confronto lo vincono ampiamente gli uomini: 65,5% hanno un lavoro contro il 47,2% delle donne. Ma non basta: appena il 30% delle donne ricopre posizioni che contano nella società.Probabilmente, l’opinione ancora troppo diffusa tra gli uomini che una donna (o una madre) non possa avere ambizioni lavorative spiega in parte molte situazioni di disparità e ingiustizia occupazionale nel nostro Paese. Sono 2,3 milioni le donne che risultano inattive per motivi di famiglia, di queste il 40% ha un diploma di scuola superiore o un titolo universitario e il 45% vive al sud. La maternità è spesso avvertita come un rischio concreto di fuoriuscita dal mercato del lavoro. Secondo dati Istat datati 2015 infatti il 22,4% delle madri lavoratrici prima della gravidanza dopo due anni avevano perso il lavoro. Tra le cause di questa situazione la mancanza non solo di collaborazione alla famiglia da parte degli uomini (solo l’8,4% degli uomini italiani ha un part-time) ma anche quella di servizi adeguati come gli asili nido.
“Relegate” in casa, le donne potrebbero però usare altri canali per farsi largo nel mondo del lavoro e guadagnare terreno. Un’opportunità sarebbe di sfruttare il web per accrescere il proprio business. Che si tratti di professioni legate all’artigianato, al mondo del benessere o alla consulenza, solo il 25% delle donne ha scelto di darsi una visibilità in rete alla ricerca di clienti. I dati elaborati da ProntoPro.it mostrano che, considerando i tipi di lavoro più scelti dalle donne italiane, su un totale di 430 categorie di servizi disponibili, a dominare la classifica in maniera preponderante ci sono le professioniste legate al mondo della didattica, che rappresentano il 61% del totale. In modo particolare, le donne italiane usano il web per trovare studenti a cui dare ripetizioni in letteratura italiana, storia e filosofia (26%), in inglese (15%), materie scientifiche (11%), diritto (4%), francese e spagnolo (3%) e tedesco (2%).
A seguire ci sono le donne che si occupano di organizzazione di eventi (12%): che si tratti di feste aziendali, incontri culturali, musicali o sportivi è evidente che questo business sia di appannaggio femminile.
La nuova moda della fotografia newborn, ossia quella che ritrae neomamme e bambini appena nati, influenza il mercato di chi si occupa di fotografia professionale: 1 donna su 10, di quelle presenti sul sito di ProntoPro si dedica a questo particolare tipo di scatti, superando chi si occupa di fotografia per eventi. Questo fenomeno, probabilmente, è attribuibile ad una sensibilità tutta femminile capace di cogliere emozioni, sentimenti, vissuto ed immaginazione.
Tra le specializzazioni presenti nella top 5 delle professioniste online, spicca anche la scelta del 6% delle iscritte di lavorare nel mondo dell’animazione.
“I nostri dati, elaborati partendo dagli iscritti al portale, risultano in linea con quelli dell’ultimo rapporto Istat, secondo il quale poco più di un quarto dei nuovi imprenditori con dipendenti è donna”, riporta Silvia Wang, co-founder di ProntoPro.it. “Non si può negare che oggi a causa di un sistema burocratico e legislativo lento ci sia una difficoltà oggettiva per molte donne a conciliare lavoro e vita privata. Sfruttare la flessibilità, la democraticità e le opportunità che offre il web è la sfida che in questi anni le professioniste italiane sono chiamate a raccogliere.”