Riforma del condominio, ANACI critica norma su barriere architettoniche
Nonostante sia trascorso poco più di una settimana dalla sua approvazione, la riforma del condominio continua a far discutere. Di mira dell’ANACI, l’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali Immobiliari, l’articolo 27 della legge che innalza incomprensibilmente il quorum deliberativo per le decisioni dell’assemblea in seconda convocazione in ordine all’eliminazione delle barriere architettoniche portandolo da 334 a 500 millesimi.
“Il Legislatore ha così colpito una norma fondamentale prevista dalla legge n. 13/1989 che prevedeva importanti agevolazioni per superare, su un argomento così importante, il rigorismo del codice civile in materia di modifiche delle cose comuni nei condomini” ha spiegato Pietro Membri, Presidente Nazionale ANACI, sottolineando che quella norma per più di un decennio ha tutelato efficacemente i diritti dei disabili e delle persone con limitate capacità motorie che vivono in condominio.
“Non va dimenticato» – ha aggiunto il Presidente – che le norme oggi modificate hanno consentito alla giurisprudenza, in questi anni, di estendere sempre di più fronte delle tutele proteggendo così non soltanto i disabili residenti negli edifici condominiali ma anche tutti coloro che hanno occasione di accedervi per qualsiasi motivo. Abbiamo così dimostrato che la battaglia per l’eliminazione delle barriere riguarda tutti i cittadini e non soltanto i disabili”.