Sono stati 312 i voti favorevoli che hanno sostenuto l’approvazione del testo unificato “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”. Per la prima volta, una legge dello Stato ha provato a dare più tranquillità a tutti quei genitori preoccupati della sorte dei loro figli disabili “dopo di loro”.
“Con questa legge lo Stato si assume un impegno per dare risposte alle persone più fragili e restituire un po’ di serenità a tanti genitori”, commenta Ileana Argentin, prima firmataria di una proposta di legge, confluita poi nel testo unificato approvato dalla Camera ieri pomeriggio.
La legge prevede l’istituzione di un fondo sociale specifico che, per il 2016 ammonta a 90 milioni di euro “per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”. Il Fondo servirà ad “attivare e potenziare programmi volti a favorire percorsi di deistituzionalizzazione, di supporto alla domiciliarità in abitazioni o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare e che tengano conto anche delle migliori opportunità offerte dalle nuove tecnologie, al fine di impedire l’isolamento delle persone con disabilità grave”.
Oltre a questo, il provvedimento disciplina le misure di assistenza, cura e protezione per le persone con disabilità grave prive di sostegno familiare, in quanto sono venuti a mancare entrambi i genitori o poiché gli stessi non sono in grado di fornire un adeguato sostegno. Le stesse tutele saranno estese anche alle persone con disabilità che, pur avendo i genitori ancora in vita, non possono beneficiare del loro sostegno.
“L’approvazione della legge “Dopo di noi” apre nuove prospettive alle persone affette da disabilità e alle loro famiglie”, commenta il presidente di Federnotai, Carmelo Di Marco, che evidenzia come “Nella legge approvata ieri in via definitiva meritano grande considerazione le agevolazioni fiscali sui trasferimenti successori, sulle donazioni e sui trust finalizzati al sostegno delle persone disabili che potranno facilitare la loro sicurezza patrimoniale, consentendo di prevenire un costo che avrebbe potuto scoraggiare l’intestazione di beni a loro nome. Inoltre le norme dirette a favorire la permanenza delle persone con disabilità nelle loro case o a promuovere esperienze di co-housing tra loro, garantiranno la conservazione degli affetti e delle relazioni sociali e la fruizione in comune dei necessari servizi di assistenza”.


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