
Diritti umani assenti nella campagna elettorale. La denuncia di Amnesty (foto pixabay)
“Diritti umani assenti nella campagna elettorale”, la denuncia di Amnesty
La preoccupazione di Amnesty Italia: i diritti umani sono assenti nella campagna elettorale
I diritti umani sono assenti nella campagna elettorale. La denuncia è di Amnesty International Italia che per le elezioni politiche del 25 settembre ha attivato il “Barometro dell’odio” per monitorare i post Facebook e i tweet pubblicati da una rosa di candidate e candidati a partire dal 22 agosto.
I risultati completi, annuncia oggi l’associazione, verranno raccolti in un report finale.
Ma già si può trarre una prima preoccupante conclusione, anticipa Amnesty: « i diritti umani in questa campagna elettorale sono assenti, salve le occasioni in cui possono essere utilizzati per narrazioni negative. Rare, seppur presenti, le eccezioni a questa tendenza».
Abbiamo bisogno che si parli di diritti umani, che se ne parli in maniera positiva, ma soprattutto abbiamo bisogno di un impegno concreto da parte di chi si candida a far parte del nuovo Parlamento. #SuiDirittiNonSiTornaIndietro https://t.co/37WCLI8vve
— Amnesty Italia (@amnestyitalia) September 19, 2022
Di diritti umani non si parla quasi mai
Dall’immigrazione al contrasto alla discriminazione nei confronti della comunità Lgbtqia+, passando per lo ius scholae, di diritti umani – spiega l’associazione – candidati e le candidate al Parlamento italiano non parlano quasi mai e quando lo fanno è soprattutto per esprimere posizioni di chiusura o negazione.
«A una chiusura di legislatura timida sui diritti umani sta seguendo una campagna elettorale in cui questi sono pressoché assenti, salvo quando sollevare una questione sia funzionale a una narrazione negativa e demonizzante – ha detto Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia – Di narrazioni positive sui diritti avvertiamo una profonda mancanza e ne siamo preoccupati».
