CTCU, Corte di Appello di Bolzano: sentenza a favore di due risparmiatori
La Banca Popolare dell’Alto Adige è stata condannata a restituire oltre 120.000 euro più le spese legali e giudiziarie a due risparmiatori ultranovantenni che aveva indotto ad investire in Bond Lehman. Ne dà notizia il Centro Tutela Consumatori e Utenti che ha seguito la vicenda coni suoi legali ai quali i risparmiatori si sono rivolti. Secondo i due anziani, infatti, la Banca aveva consentito loro di concentrare tutti i propri risparmi in un solo titolo senza nessuna diversificazione, accentuando così il rischio insito negli investimenti finanziari. Il Tribunale di Bolzano, con una sentenza del 2017, non aveva accolto la domanda dei risparmiatori, condannandoli anche alle spese legali.
I risparmiatori – e per uno di essi, nel frattempo deceduto, i figli – non si sono dati per vinti, e hanno proposto appello.
In meno di un anno e mezzo la Corte di Appello di Bolzano ha definito il giudizio ed ha condannato la Banca al risarcimento dei danni in favore dei risparmiatori e degli eredi, oltre alle spese legali del primo grado di giudizio e dell’appello, riconoscendo che la Banca aveva errato palesemente nel far investire ai risparmiatori tutti i lori risparmi in un solo titolo, concentrando cosi in modo abnorme gli investimenti e quindi aumentando il rischio.
La Corte d’ Appello, in particolare, deduce che “in base ad una regola di comune diligenza professionale, nella descritta situazione l’intermediario avrebbe dovuto assumere proprio perché privo di specifiche cognizioni sull’entità e sull’impiego del patrimonio dei clienti, che l’investimento richiestogli fosse totalitario e, quindi, avrebbe dovuto sconsigliarlo. Ed infatti, la diversificazione del portafoglio titoli quale sistema di neutralizzazione del rischio connesso a qualsiasi tipo di investimento vale per tutti gli investitori, persino per quelli che eventualmente abbiano una non costante propensione speculativa”.
Per l’avvocato Massimo Cerniglia e per il Direttore del CTCU, Walther Andreaus, la sentenza dimostra che “i risparmiatori non si devono scoraggiare quando le loro ragioni non vengono accolte in una prima fase processuale e là dove le stesse ragioni abbiano solido fondamento debbono ricorrere in appello ed eventualmente in Cassazione in quanto la Giurisdizione non è unica, ma composita.”