
Cookie wall, all’esame del Garante Privacy le iniziative degli editori
Cookie wall, all’esame del Garante Privacy le iniziative degli editori
Diversi giornali online hanno messo in campo sistemi che condizionano l’accesso ai contenuti alla sottoscrizione di un abbonamento o, in alternativa, al rilascio del consenso all’utilizzo dei cookie (cookie wall). Il Garante Privacy ha deciso di esaminare tali iniziative
Negli ultimi giorni diverse testate giornalistiche online, siti web e aziende operanti su Internet nel settore televisivo, hanno messo in campo sistemi e filtri, che condizionano l’accesso ai contenuti alla sottoscrizione di un abbonamento (il cosiddetto paywall) o, in alternativa, al rilascio del consenso da parte degli utenti all’installazione di cookie e altri strumenti di tracciamento dei dati personali (il cosiddetto cookie wall).
Il Garante Privacy, anche a seguito di alcune segnalazioni, sta esaminando tali iniziative alla luce del quadro normativo attuale, anche al fine di valutare l’adozione di eventuali interventi in materia.
Cookie Wall e Paywall, di cosa si tratta?
Come spiegato dal Garante Privacy in una infografica dedicata, il Cookie Wall è “il meccanismo vincolante (cosiddetto «take it or leave it») nel quale l’utente viene obbligato, senza alternativa, ad esprimere il proprio consenso alla ricezione di cookie o altri strumenti di tracciamento”.
Questo sistema, secondo quanto stabilito dalle Linee Guida in materia di Cookie e altri strumenti di tracciamento approvate dal Garante e operative dal 9 gennaio 2022, “è da considerarsi illecito. Fatta salva l’ipotesi – da verificare caso per caso in base ai principi del GDPR – nella quale il sito offra all’interessato la possibilità di accedere, senza prestare il proprio consenso all’installazione e all’uso di cookie, ad un contenuto o a un servizio equivalenti“.
Si ricorda che i cookie sono “piccoli file di testo che i siti visitati dagli utenti inviano ai dispositivi usati per la consultazione (computer, smartphone, tablet, smart TV, ecc.) per essere memorizzati e poi ritrasmessi agli stessi siti in occasione della visita successiva”. Inoltre, “sono molto utili anche ai soggetti che gestiscono i siti web, perché consentono la raccolta e il trattamento di vari dati personali (es: indirizzo IP, nome utente, identificativo univoco o indirizzo e-mail) e dati non personali (come le impostazioni della lingua o informazioni sul tipo di dispositivo che una persona sta utilizzando per navigare nel sito): informazioni che possono essere utilizzate a fini di marketing e di profilazione, e condivise eventualmente anche con terze parti“. (Garante Privacy)
Il Paywall è, invece, un sistema che permette l’accesso a un contenuto online solo ed esclusivamente tramite un pagamento o la sottoscrizione di un abbonamento.
