Le aziende agricole in Lombardia nel 2013 sono diventate meno di 49 mila e rispetto al terzo trimestre del 2012 si sono perse per strada quasi 1.600 attività, passando dalle 50.506 dell’anno scorso alle 48.909 di adesso con una diminuzione del 3,2%. A lanciare l’allarme è la Coldiretti Lombardia che rilancia i dati forniti da Unioncamere secondo i quali il calo è peggiorato di trimestre in trimestre: meno 1,6% nel primo, meno 2,6% nel secondo e meno 3,2% nel terzo, mentre l’anno prima si era rimasti con una forbice di riduzione fra l’1,5 e l’1,7%.
Spiega la Coldiretti: “L’intero sistema agricolo lombardo ha subito e sta continuando a subire gli effetti pesanti della crisi che hanno colpito in particolare la zootecnia da latte e da carne, gli allevamenti di suini,  il florovivaismo e l’orticoltura”.
I prezzi troppo bassi riconosciuti agli agricoltori per le loro produzioni – continua la Coldiretti Lombardia – non hanno compensato l’aumento dei costi, in special modo per foraggio ed energia, e non hanno permesso di affrontare in modo adeguato la generale stretta creditizia che si è verificata negli ultimi anni.
Normalmente – spiega l’analisi congiunturale di Unioncamere sull’agricoltura lombarda – la tradizionale stagionalità dei dati su cessazione e creazioni di aziende fa sì che nel terzo trimestre la mortalità non sia così rilevante come nel quarto e nel primo trimestre: nel 2013 invece il numero delle cessazioni ha anticipato dinamiche negative che in passato si verificavano a fine anno.


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