Calcio e scommesse, l’unione Figc-Intralot non convince le AACC
La notizia del “matrimonio” tra la Federazione Italiana Giuoco Calcio e Intralot, società leader nel mondo del betting, non è piaciuta per niente alle associazioni dei consumatori. Dopo aver espresso il proprio parere contrario all’accordo, l’Adoc ha inviato oggi una lettera al presidente della Figc, Carlo Tavecchio, invitandolo a rivedere l’accordo con la società operante nel circuito delle scommesse. “Abbiamo richiesto al Presidente della Figc Tavecchio di rivedere un accordo che nulla ha a che fare con i valori dello sport, espressi dalla Nazionale di Calcio”, dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc.
“Crediamo”, aggiunge Tascini, “che non debba passare il messaggio che le scommesse siano parte integrante dello sport. Nello sport vince il migliore, nelle scommesse e nel gioco d’azzardo vince solo il banco”. Secondo un recente studio di Espad Italia, le scommesse online sono al primo posto nelle preferenze dei ragazzi, anche minorenni, con il 20% dei giocatori che può essere definito problematico o che presenta seri rischi di problematicità.
Ad essere contrario all’accordo è anche Konsumer Italia che, attraverso il suo presidente, Fabrizio Premuti, dichiara: “Troviamo imbarazzanti ed incoerenti le dichiarazioni congiunte di Gamenet e FIGC. Parlano di progetti di utilità sociale e di interesse pubblico, e di lotta contro le varie forme di illegalità che possono colpire il mondo del calcio e del gioco. Quindi, a quanto pare, contrastare la ludopatia non rientra nei programmi della Federazione Calcio dal momento che ha scelto come partner il ‘top’ del betting”.
Anche Federconsumatori e Adusbef si uniscono al coro di protesta: “Vergognoso e inaccettabile il fatto che il nuovo premium sponsor della nazionale azzurra sia un’agenzia di scommesse. Ci impegniamo ogni giorno per fare campagne e dare ai cittadini informazioni sui rischi connessi al gioco d’azzardo; aumentano a vista d’occhio i casi di ludopatia e poi? si mette in bella vista sulla maglia della nazionale l’invito a scommettere e giocare?” Per le associazioni, la Federazione “non può e non deve rendersi complice e promuovere un fenomeno sociale che di giorno in giorno determina ripercussioni sempre più gravi per i cittadini”.