Bonus Natale, Federconsumatori: inaccettabile e ingiusto escludere le coppie di fatto

Bonus Natale, Federconsumatori: inaccettabile e ingiusto escludere le coppie di fatto (foto Pixabay)

L’emendamento del governo al decreto omnibus che prevede la misura del Bonus Natale è stato approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato.

Come riportato da la Repubblica, “l’indennità di 100 euro per il 2024, in arrivo con le tredicesime, è destinata ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo non superiore a 28mila euro e con coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico, oppure in nuclei monogenitoriali con figlio a carico, e con sufficiente capienza fiscale“.

Resterebbero escluse le coppie di fatto.

Bonus Natale, Consumatori: misura ingiusta e discriminatoria

“Il “Bonus Natale” in arrivo con le tredicesime non solo è una elemosina, ma determinerà anche pesanti discriminazioni tra lavoratori e tra famiglie“: lo ribadisce il Codacons, dopo l’approvazione da parte delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato dell’emendamento al decreto Omnibus.

Per l’associazione, inoltre, “il Bonus Natale è gravemente discriminatorio, visto che sarà riconosciuto solo a chi ha figli a carico, escludendo milioni di lavoratori dalla misura. Penalizzate anche le coppie di fatto che, pur possedendo i requisiti richiesti per il bonus, rimarranno a mani vuote”.

Analogo il parere di Federconsumatori: è “inaccettabile e ingiusto escludere le coppie di fatto dall’accesso alle agevolazioni economiche”, commenta l’associazione, che chiede di ripensare la misura in termini più inclusivi e strutturali.

“Nonostante le dichiarazioni del Viceministro dell’Economia Maurizio Leo, che solo due giorni fa aveva annunciato un possibile allargamento anche alle coppie di fatto con figli a carico per l’accesso al cosiddetto “Bonus Natale”, l’emendamento del governo appena approvato lascia invariati i limiti e i vincoli già prospettati – commenta Federconsumatori. – La platea dei beneficiari resta di circa un milione di famiglie”.

“Una decisione che ci lascia indignati e allibiti – prosegue l’associazione -. È profondamente iniquo includere il matrimonio tra i requisiti necessari per l’accesso ad una misura di sostegno che, in una fase economicamente delicata come quella attuale, può costituire una risorsa utile e importante per le famiglie: tutte le famiglie, quindi, anche quelle costituite da coppie di fatto che, come tali, risultano legalmente riconosciute. La scelta di subordinare l’erogazione di un’agevolazione economica al vincolo del matrimonio risulta retrograda e miope, nonché anacronistica“.

Ma a rendere discriminatoria la norma vi sono anche altri elementi, secondo Federconsumatori: “a partire dall’esclusione dei lavoratori non dipendenti o, paggio, degli incapienti, che più di tutti avrebbero bisogno di sostegno”.

Federconsumatori, quindi, condanna con fermezza questa decisione, “che – sottolinea – appare volta a favorire quella che a molti piace definire (a parole, e soprattutto in campagna elettorale) la “famiglia tradizionale”. Una norma che va ripensata da ogni punto di vista, da quello dei parametri di accesso, a quello della formula del “bonus”: le famiglie hanno bisogno di misure strutturali, che consentano loro di affrontare e programmare il proprio futuro, non di spot una tantum”.


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