Premi Benessere Animale CIWF, Italia in prima linea (Foto Alison Burrell per Pexels)

Il benessere animale può entrare nella filiera. Ci sono aziende impegnate ad eliminare l’allevamento in gabbia di galline, conigli e scrofe e aziende che stanno integrando standard più alti di benessere animale per i suini nella filiera dei salumi. E ci sono non solo in Italia. Tanto è vero che CIWF (Compassion in World Farming) ha animato ieri a Parigi la cerimonia di consegna dei suoi Premi Benessere Animale, con l’assegnazione di un numero record di 49 Premi ad aziende provenienti da oltre 15 Paesi e cinque continenti.

“La loro leadership nel miglioramento del benessere degli animali allevati e nella promozione di filiere più sostenibili – spiega CIWF – avrà un impatto positivo sulla qualità di vita di oltre 500 milioni di animali ogni anno”.

Fra i premiati ci sono anche cinque aziende italiane all’avanguardia per il benessere dei suini e il Gruppo Ferrero, riconosciuto per il suo impegno cage-free globale e il sostegno alla transizione verso l’allevamento senza gabbie nell’arena politica europea.

Benessere animale, lo stop alle gabbie si può fare

“Il numero di Premi assegnati quest’anno ad aziende impegnate ad abbandonare l’allevamento in gabbia per galline ovaiole, scrofe e conigli rafforza la missione di CIWF di porre fine all’era delle gabbie, come richiesto dall’Iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age”, spiegano gli organizzatori.

Le aziende premiate, questo il messaggio, dimostrano che la produzione in sistemi alternativi alle gabbie non solo è realizzabile, ma anche vantaggiosa per i propri clienti, il proprio marchio e per tutti gli animali coinvolti nelle proprie filiere di approvvigionamento. È pur vero che per raggiungere un futuro senza gabbie bisogna attuare un divieto europeo, come promesso dalla Commissione.

Quali i premi? A Ferrero è stato consegnato il primo Premio Good Egg globale assegnato a un’azienda italiana. «La nostra collaborazione con CIWF, altre ONG e gli stakeholder di settore è fondamentale per sostenere un quadro normativo appropriato e continuare il lavoro sull’iniziativa ‘End the Cage Age’», ha detto Francesco Tramontin, VP Global Public Affairs di Ferrero.

Un riconoscimento è poi andato alle aziende (Premio Good Pig) che utilizzano o si impegnano a utilizzare standard più elevati di benessere per le scrofe e i suini da carne in allevamento, ad esempio eliminando gradualmente le mutilazioni di routine e le gabbie di gestazione e parto e garantendo la fornitura di materiale manipolabile e lettiere per tutto il ciclo di vita degli animali. In questo settore, la categoria quest’anno è dominata da aziende italiane, evidenziando un passaggio decisivo verso sistemi di allevamento che rispettino un migliore benessere nella produzione di suini nel nostro Paese.

“Grazie agli impegni dei cinque vincitori del Premio, Bompieri Allevamenti, Madeo Tenuta Corone, Piggly, Riserva 1878 (un brand di Citterio) e San Giuseppe, quasi 392.000 scrofe e suini potranno beneficiare ogni anno di una migliore qualità di vita”, spiega COWF.

“Passi coraggiosi per promuovere il cambiamento”

“Nonostante la Commissione europea non abbia ancora mantenuto il proprio impegno a presentare una proposta legislativa per vietare l’uso delle gabbie, l’impegno di queste aziende, che continuano a investire nel benessere animale anche a fronte delle sfide economiche e della crisi della peste suina africana, rappresenta la forza trainante del cambiamento”, affermano gli organizzatori.

Ci sono poi una serie di vincitori internazionali, con la premiazione di “aziende pionieristiche” nell’allevamento senza gabbie non solo in Europa, ma anche in Asia e America Latina, mercati spesso considerati difficili ma nei quali c’è uno slancio globale per la produzione in sistemi alternativi alle gabbie.

Ha detto Louise Valducci, Responsabile del Settore Alimentare in Europa di Compassion in World Farming: «La diversità geografica, la varietà di specie coinvolte e il numero di animali allevati che beneficeranno delle scelte dei vincitori dei Premi di quest’anno sono davvero eccezionali e mi congratulo con tutti loro. Solo in Italia, cinque aziende stanno contribuendo a trasformare la produzione suinicola convenzionale, dimostrando con successo che un reale cambiamento del benessere è possibile su scala commerciale senza sacrificare la redditività. Le aziende premiate hanno compiuto passi coraggiosi per promuovere questo cambiamento e sappiamo che altri seguiranno il loro esempio. Ci uniamo a loro e a leader globali come Ferrero nell’esortare il nuovo esecutivo dell’UE a sostenerli, promulgando leggi che rendano sistemi alternativi all’allevamento in gabbia la norma».


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