Calenda, Codici: “La politica rimetta al centro del dibattito i consumatori”
“Fondi tagliati, scarsa attenzione: questo è il trattamento riservato alle associazioni e, di conseguenza, ai consumatori”. Dei quali la politica si ricorda solo “quando c’è aria di voto”. Queste le parole con cui Codici interviene nella querelle nata la scorsa settimana dalle parole dell’ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, che in un tweet aveva definito le associazioni dei consumatori “fabbriche di polemiche inutili”. In molte hanno reagito alle parole di Calenda rivendicando il proprio ruolo, tracciando confini, invitando l’ex ministro a visitare le loro sedi, chiedendo di evitare semplificazioni e generalizzazioni.
“C’è un aspetto che rende ancora più inaccettabili le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dall’ex Ministro Carlo Calenda. È il fatto che delle associazioni, e dei consumatoti che tutelano, molto spesso ci si ricordi soltanto quando c’è aria di voto”, dice oggi il Codici, che invita invece la politica a rimettere al centro le esigenze dei consumatori in vista delle elezioni europee di maggio.
“L’ex Ministro Calenda – afferma l’associazione Codici – le ha definite ‘fabbriche inutili di polemiche’, di fatto bollandole come organismi di cui si può fare tranquillamente a meno, con una generalizzazione tanto superficiale quanto arrogante e con buona pace dei cittadini, abbandonati al loro destino. Lo dice ora, ma l’ha fatto anche da Ministro dello Sviluppo Economico, quando era concentrato più sugli interessi delle imprese che su quelli dei consumatori. Nulla di nuovo sotto il sole per un ex Confindustria, ma almeno adesso Calenda abbia la decenza di evitare uscite infelici. Fondi tagliati, scarsa attenzione: questo è il trattamento riservato alle associazioni e, di conseguenza, ai consumatori. Dicevamo, delle associazioni dei consumatori ci si ricorda solo in tempi di campagna elettorale. Concludiamo allora con un invito ed un consiglio, considerando che ci stiamo avvicinando al voto per le Europee. L’invito è alla politica: rimetta al centro del dibattito i consumatori, perché meritano più attenzione. Il consiglio, invece, lo rivolgiamo a Calenda: pensi più al suo programma e lasci in pace le associazioni dei consumatori. Il lavoro da fare di certo non gli manca, considerando che i sondaggi indicano la sua lista al di sotto del 3%”.