Pignoramenti, Confconsumatori Brindisi: dal 2006 al 2012 +33% nella Provincia
L’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato un anno difficile per gli italiani: la crisi ha messo in ginocchio diverse famiglie e, tra nuove tasse e aumenti continui, le tasche di molti italiani (anche di quelli benestanti) si sono svuotate. Ma ci sono dati più che allarmanti. Come quello sull’aumento di pignoramenti immobiliari. Confconsumatori Brindisi dà un dato molto preoccupante: nella Provincia di Brindisi c’è stato un aumento del 33% dei pignoramenti immobiliari dal 2006 al 2012.
E nel 2012 le procedure immobiliari iscritte presso il Tribunale di Brindisi (dal 1° gennaio al 31 dicembre 2012) sono state 396, contro le 376 del 2011 e ogni anno il numero è risultato in aumento. E’ quanto emerge da un’indagine svolta dal coordinamento istituito tra la Confconsumatori – Federazione Provinciale di Brindisi e l’Associazione Nazionale Dalla Parte del Consumatore. Inoltre, per 330 immobili sottoposti attualmente a pignoramento è stata già fissata la vendita all’asta ed è stata espletata la pubblicità della stessa ordinata dal Giudice.
Brindisi è la città, nell’ambito della Provincia, con il maggior numero di beni in vendita all’asta: dei 330 immobili per i quali è stata fissata la vendita da parte del Tribunale, infatti, 74 sono a Brindisi. Il Comune di Torchiarolo, invece, risulta essere quello con il minor numero di beni, soltanto 1, oggetto attualmente di vendita presso il Tribunale mentre per nessun immobile sito nel Comune di Erchie è stata espletata la pubblicità relativa alla vendita all’asta.
“Il 33% di aumento dei pignoramenti immobiliari in soli 6 anni è, indubbiamente, un dato allarmante che deve far riflettere sull’impatto dirompente e drammatico che la crisi economica in atto ha sul nostro territorio. Le famiglie, infatti, hanno visto ridursi sensibilmente la capacità di accesso al credito e, conseguentemente, la sostenibilità del debito – afferma l’avv. Emilio Graziuso, componente del Consiglio Direttivo Nazionale della Confconsumatori – Ovviamente, le conseguenze di questi fenomeni sono ancor più gravi quando vengono ad incidere sul credito che sorregge l’acquisto dell’abitazione principale. Perdere la casa, infatti, è diventato un vero e proprio incubo per i cittadini”.