Atti immobiliari e finanziamenti mutui rappresentano oltre il 46% delle transazioni assoggettate a registrazione fiscale nel 2016. Di queste, sono 227.529 gli atti che riguardano il mondo societario, quasi il 40% è rappresentato invece da atti di altra natura legati alla pubblica funzione, per la maggior parte di impatto economico limitato.

È quanto emerge dal primo Rapporto Dati Statistici Notarili (DSN) relativo alle compravendite di beni mobili e immobili, mutui, donazioni, imprese e società dell’anno 2016, presentato questa mattina.

Il rapporto offre una fotografia inedita ed originale delle transazioni notarili, della loro tipologia, del loro valore, nonché delle caratteristiche dei soggetti che le pongono in essere, ottenuta attraverso il riscontro concreto delle operazioni eseguite negli studi dei notai, distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Nel 2016 sul totale delle compravendite di fabbricati analizzate pari a 632.513, circa il 50% hanno riguardato abitazioni con richiesta di agevolazioni prima casa. Di tali compravendite, solo circa il 3% dei fabbricati sono stati trasferiti in nuda proprietà e la concessione del diritto di usufrutto ha riguardato l’1.4%.

È nel Nord della Penisola che si effettuano più compravendite (56% del totale), segue il Centro con il 18,2%, e il Sud e Isole con il 25,8%. In particolare la Lombardia è la regione in cui sono stati scambiati più immobili nel 2016, seguita da Lazio, Veneto e Piemonte, mentre regioni con numero minori di atti per numero di abitanti risultano essere la Calabria, la Sicilia e il Molise.

L’acquisto di un immobile passa spesso dalla richiesta di un mutuo. Nel primo semestre del 2016 emerge un capitale erogato (rilevato dalle note di iscrizione ipotecarie) di complessivi 26.730.468.291 euro per 157.432 nuove operazioni, che scendono a 155.220 a fronte però di un aumento dell’erogato complessivo di 27.654.246.851 euro. Il 65% dei finanziamenti sono compresi tra i 50.000 e 150.000 euro, le fasce di età maggiormente “finanziate” risultano le più giovani comprese tra i 18-35 anni (33,3% del totale) e tra i 36-45 anni (32,4% del totale).

Sul piano delle donazioni mobiliari, è sempre il Nord a primeggiare rispetto al Sud della Penisola, segno evidente che la ricchezza mobiliare è più presente nelle regioni del Nord. Nel Mezzogiorno sono molto più ricorrenti le donazioni immobiliari.

I beneficiari delle donazioni immobiliari si concentrano maggiormente nella fascia d’età tra i 18 e i 45 anni (oltre il 50%), mentre il 36% dei donatari rientra in quella fra 46 a 65 anni, dato indicativo del fatto che le sistemazioni immobiliari spesso vengono fatte anche in età avanzata, come diretta anticipazione di una successione ereditaria.


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