Osservatorio: un mutuo con il Plafond Casa? Le banche non hanno fretta
Il mattone continua a registrare una fase di regressione ormai inarrestabile. La flessione del settore immobiliare trascina con sé quella del mercato creditizio, con una duplice e reciproca disaffezione tra banche e cittadini. Internet ha aiutato a stemperare l’esasperazione della cittadinanza fornendo guide al consumo e servizi di comparazione prezzi attraverso cui porre i mutui più convenienti del settore a confronto, con l’obiettivo di rintracciare i tassi migliori.
Per rispondere all’esigenza di molte famiglie che si chiedono come ottenere un mutuo vantaggioso, l’ex governo Letta aveva stanziato 2 miliardi di euro grazie ad Abi e Cdp per istituire un Plafond Casa allo scopo di rilanciare il mercato immobiliare. Purtroppo questo fondo preparato ad hoc per fornire liquidità a banche e famiglie non è ancora efficace perché sono ancora molti gli istituti di credito in ritardo con l’adesione formale all’iniziativa.
Secondo la lista di banche aderenti al Plafond Casa diffusa dall’Abi, infatti, sarebbero 20 gli istituti di credito con a disposizione un mutuo a tasso agevolato per le famiglie. Tuttavia le offerte di Cariparma o di altri importanti istituti come Intesa Sanpaolo, UBI Banca e BNL-BNP Paribas, ancora non si sono adeguate e sembra in ritardo il processo di richiesta formale alla Cdp. Sono passati ormai 4 mesi dall’accordo Abi-Cdp sul Plafond Casa: quanto ancora bisognerà aspettare?
È la domanda che molti consumatori rivolgono al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, ovvero il principale sponsor dei mutui con Plafond Casa. Molte sono state nei giorni scorsi le richieste di spiegazioni inoltrate al ministro tramite il suo blog personale e le famiglie si chiedono quando si avrà un’ampia panoramica delle offerte delle varie banche. Ad oggi, infatti, solo quattro grandi banche sono già operative (fra cui Banca Sella e UniCredit) oltre a 13 istituti del circuito di credito cooperativo.
Per questo motivo Lupi il 20 marzo ha convocato Abi e Cdp per un “incontro tecnico” al quale però non hanno preso parte lo stesso ministro e i dirigenti dell’Associazione bancaria e della Cassa Depositi e Prestiti. Il ministro però ha capito che l’esigenza delle famiglie è forte e occorre un’accelerata sulle pratiche burocratiche per ridare linfa al mercato immobiliare. Ne va della sua credibilità politica e del progetto del neo governo Renzi che mette la casa al centro dell’economia italiana.
Ma quali sono i problemi che fanno ritardare l’erogazione dei fondi necessari per garantire i mutui con Plafond Casa? Nonostante l’importante diffusione mediatica del provvedimento preso da governo e il duo Abi-Cdp, i principali interessati ovvero le banche non sembrano avere fretta: molti istituti infatti risultano ancora non avere fatto richiesta alla Cdp e se si va a chiedere direttamente allo sportello ci si trova di fronte a facce perplesse con persino direttori di filiali che non hanno la minima idea di quello di cui si sta parlando.
L’elenco delle banche aderenti alla convenzione Abi-Cdp, in ogni caso, è stato diffuso e quindi si sa bene a chi rivolgersi per un mutuo Plafond Casa. È ovvio che anche gli istituti di credito necessitino di tempi tecnici per mettere a punto le nuove offerte a tasso agevolato che prevedono sconti soprattutto sullo spread. Tuttavia poteva essere una buona idea muoversi in anticipo, cosa che hanno fatto sia Banca Sella sia UniCredit che infatti ora hanno già pronto sul mercato il loro mutuo Plafond Casa.
Se vi state chiedendo come sono questi prodotti finanziari potrete trovare numerosi informazioni utili visitando i siti internet delle diverse banche o consultando i blog di settore. Con una lettura veloce dei primi commenti si nota un non grande entusiasmo per le nuove offerte di mutuo con sconti (moderati) come detto solo sullo spread. Le proposte più convenienti poi riguardano i mutui a tasso variabile, anche viste le attuali di condizioni di mercato. Per ultimo si lamenta che questi finanziamenti non coprano effettivamente il 100% dell’acquisto della casa, ma questa scelta rimane a discrezione delle banche.
Le uniche banche che finora hanno aderito, hanno dei tassi talmente alti che neanche il plafond riesce a farci avere un mutuo a condizioni ” più vantaggiose” rispetto ad altre banche che pur non avendo aderito, offrono condizioni nettamente migliori anche se con delle limitazioni, per cui è tutta una presa in giro per l’ennesima volta per noi poveri illusi che la politica possa fare qualcosa di buono per il popolo.