Il calo progressivo di interesse verso le surroghe frena l’andamento delle richieste di mutuo delle famiglie, che nei primi nove mesi di quest’anno segnano una dominuzione dell’8,2%. A settembre c’è una netta flessione di richieste di mutui e surroghe, che diminuiscono del 13,8% soprattutto per un minore interesse delle famiglie verso la rottamazione dei vecchi mutui. Allo stesso tempo, il terzo trimestre dell’anno segna una crescita complessiva dell’importo medio chiesto, che si attesta a attesta a 125.449 euro (+1,6% rispetto al medesimo periodo 2016).

I dati vengono dal Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) di CRIF. Spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF: ”Le rilevazioni relative al III trimestre del 2017 hanno evidenziato un calo delle richieste di mutui, portando in negativo il saldo su base annua. Alla forte diminuzione del fenomeno delle surroghe registrato negli ultimi mesi, cui va ascritta la performance negativa, si sta però contrapponendo il consolidamento della ripresa dei nuovi mutui richiesti a sostegno delle maggiori compravendite che stanno caratterizzando il mercato immobiliare”.

L’analisi delle richieste per fasce di importo nei primi 9 mesi dell’anno evidenzia che la classe compresa tra 10 mila e 150 mila euro si conferma la preferita dagli italiani, con una quota pari al 29,4% del totale. Il 26,8% delle richieste di mutuo riguarda importi fino a 75 mila euro; il 20,5% importi compresi fra 75 e 100 mila euro; il 20,3% cifra fra 150 e 300 mila euro; le richieste per importi superiori a 300 mila euro sono il 3%. Rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo del 2016, in generale, le fasce di importo maggiore continuano a guadagnare peso (+1,1 punti percentuali per le classi di importo superiore ai 150.000 euro).

Si confermano le preferenze degli italiani per la durata temporale di mutui e surroghe. Nella classe di durata compresa tra i 16 e i 20 anni si concentra, infatti, la quota maggiore di richieste, con il 24,4% del totale (+0,2 punti percentuali rispetto all’intervallo gennaio-settembre 2016), seguita dalla fascia tra i 26 e i 30 anni, con il 22,0%. Rispetto allo scorso anno c’è una crescita complessiva delle richieste di mutuo con piani di rimborso più lunghi (+3,0 punti percentuali per le classi di durata superiore ai 15 anni). Va considerata in questo senso la maggiore incidenza delle richieste di nuovi mutui rispetto alle surroghe, che per loro natura hanno una durata inferiore.


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