Mercato immobiliare, Bankitalia-Tecnoborsa: prezzi in calo, difficoltà di vendita
Negli ultimi 3 mesi del 2012 i prezzi delle case sono scesi in quasi tutta Italia, soprattutto al Sud. La pensa così circa l’80% degli agenti immobiliari intervistati nell’ambito del sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni nel quarto trimestre 2012, effettuato da Banca d’Italia e Tecnoborsa, con la cooperazione dell’Agenzia delle Entrate. Il 64,4% dei 1565 agenti dichiara di aver venduto almeno un immobile negli ultimi 3 mesi dell’anno: la percentuale è in calo di 8 punti percentuali rispetto all’anno precedente e del 10% rispetto al sondaggio effettuato lo scorso ottobre (durante l’estate il mercato ha subito una forte flessione).
Ha raggiunto il 16% lo sconto medio ottenuto dall’acquirente sul prezzo iniziale dell’immobile, mentre il tempo medio impiegato per le trattative di vendita si attesta su 8,5 mesi.
Sono stati tanti i nuovi incarichi ricevuti a fine 2012 dagli agenti immobiliari e si pensa all’effetto Imu: soprattutto al Sud e nelle Isole diverse persone hanno messo in vendita la propria abitazione. Tra le cause di cessazione degli incarichi a vendere, c’è soprattutto la mancanza di proposte di acquisto a causa di prezzi percepiti come troppo elevati (segnalata dal 63,6% degli agenti).
Diminuisce, pur rimanendo su livelli elevati, la quota di operatori che segnalano la difficoltà di reperire un mutuo da parte dei potenziali acquirenti (a 55,4% da 57,9%). In calo del 3,5% la quota di acquirenti che sceglie di contrarre un mutuo per l’acquisto dell’abitazione, passando dal 59,6% al 56,2%, (-7% su base annua).
Quale sarà quindi il futuro del mercato immobiliare? Le aspettative a breve termine sono orientate al pessimismo, con un’aumento delle risposte negative e di quelle di stazionarietà. Il pessimismo è più accentuato nel Nord-Est.Al Sud, invece, si intravede un lieve ottimismo, ma sull’orizzonte di medio periodo (due anni).