Le ricerche di immobili all’asta sono raddoppiate negli ultimi cinque anni ma stentano a tradursi in compravendite effettive, lasciando così quello delle aste un mercato dalle opportunità mancate. Eppure la crisi non vive più i suoi anni peggiori, fa notare il portale di annunci immobiliari Immobiliare.it che ha analizzato il mercato delle aste. In cinque anni infatti l’offerta è cresciuta del 23%, ma non può dirsi lo stesso della domanda.

Secondo il portale oltre un utente su tre vede il mercato come appannaggio dei professionisti del settore, ma non è più così. Negli ultimi anni – spiega una nota – grazie ad una maggiore e più chiara pubblicità (si pensi al passaggio dai trafiletti nei giornali a veri annunci immobiliari in rete) questo mercato ha raccolto un nuovo interesse, attirando potenziali acquirenti interessati all’immobile per sé stessi e non per rivenderlo. Nelle ricerche online, complice un prezzo più basso del 31% rispetto alla media del mercato, gli annunci di aste ricevono circa il triplo delle visite da parte degli utenti. Ma si tratta di annunci con tempi di permanenza molto alti: una inserzione di asta rimane visibile sul sito circa quattro volte il tempo di uno tradizionale (otto mesi).

L’utente vive quello delle aste come un mercato difficilmente accessibile da cittadino privato. Lo dimostrano i risultati di una recente indagine di Immobiliare.it su oltre 2.000 utenti: la preoccupazione del 31% dei rispondenti riguarda le tempistiche di sgombero dell’immobile, nonostante la recente normativa abbia fissato il limite dei sei mesi. La burocrazia spaventa il 17% degli intervistati, che ritiene l’asta un procedimento da affrontare da soli e in generale pieno di difficoltà (14%).

Il risparmio per un privato è in media di un terzo del prezzo ma ci sono città dove il potenziale risparmio è ancora maggiore. Si tratta di Milano e Bologna: nel capoluogo meneghino gli immobili all’asta misurano mediamente 70 metri quadri e costano 227.000 euro, il 44% in meno rispetto al prezzo medio al metro quadro della città; la percentuale di sconto è la stessa a Bologna, dove immobili più grandi (138 metri quadri) costano in media 380.000 euro. “Questo quadro – ha commentato Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it – ha portato il mercato italiano delle aste immobiliari a vivere tipicamente “al ribasso”, anziché essere un’opportunità di miglioramento dell’offerta, di soddisfazione dei creditori e di possibilità per i compratori di ottenere l’immobile ad un prezzo migliore rispetto alla media”.


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