HC Istruzioni per l’uso. Luci natalizie, IMQ: il vademecum per l’utilizzo in sicurezza
Il Natale si avvicina e, come da tradizione, case e città si riempiono di luci e addobbi luminosi. Quando si parla di catene luminose c’è solo l’imbarazzo della scelta vista la grande varietà offerta dal mercato tra catene, ghirlande, tende, tubi luminosi e sfere illuminate.
Se fino a qualche anno fa i requisiti tra cui scegliere riguardavano la forma, il colore, la lunghezza della catena o la dimensione della lucina, da qualche tempo a questa parte è possibile anche scegliere in base alla fonte luminosa: con classica lampadina o a Led. Quest’ultime hanno il vantaggio di durare più a lungo, anche se costano di più. Sono molto resistenti a basse temperature, umidità e vibrazioni, ma la loro luce non sempre è calda come quella emessa dalle fonti tradizionali. Consumano meno, ma se un Led si rompe non è possibile sostituirlo. Non si surriscaldano, dunque sono perfette nel caso in cui vengano utilizzate a contatto con materiale infiammabile, e non contengono sostanze dannose per l’ambiente come il piombo, l’azoto o il mercurio o altri gas nocivi per la salute.
Per quanto piccoli e innocui possano sembrare, questi dispositivi hanno al loro interno un piccolo impianto elettrico. Durante la scelta delle catene luminose da posizionare sul proprio albero o nella propria abitazione è quindi importante non solo basarsi su sull’aspetto estetico o la convenienza economica, ma considerare anche il fattore sicurezza. Decorazioni di scarsa qualità provocano ogni anno cortocircuiti, folgorazioni e incendi.
Come sceglierli dunque tenendo d’occhio la sicurezza? IMQ, il più importante ente italiano nel settore della valutazione della conformità, offre un vademecum per non incappare in inconvenienti che possono rovinare l’aria di festa.
Il primo consiglio è di non comprare prodotti di dubbia provenienza, da rivenditori non qualificati. I sequestri da parte della Guardia di Finanza riguardano principalmente prodotti contraffatti o non rispettosi delle norme stabilite dall’Unione Europea, spesso provenienti da Paesi extraeuropei, in particolare dell’estremo Oriente. Quando si parla di catene luminose, il rischio aumenta esponenzialmente perché queste decorazioni o sono sempre a contatto con superfici altamente infiammabili (come le carte e il muschio dei presepi, la resina degli abeti o gli alberi artificiali), o sono soggette a condizioni climatiche anche estreme.
Sempre meglio, quindi, preferire prodotti certificati da un marchio di sicurezza che garantisce che il prodotto è in regola con i requisiti europei di sicurezza e che è stato sottoposto a tutte le prove necessarie per verificarne l’affidabilità prime di venire immesso sul mercato, e che anche durante la commercializzazione è sottoposto a sorveglianza periodica per accertare il mantenimento dello standard qualitativo.
Importante è poi controllare che il prodotto riporti sull’etichetta il marchio di fabbrica, il nome dell’azienda produttrice/importatore, la marcatura CE, che sia dotato di istruzioni in lingua italiana e che riporti la specifica se si tratti di prodotto per uso interno e/o esterno. Le catene luminose destinate all’uso esterno devono essere dotate di un determinato grado di protezione (sigla IPXX) contro gli agenti atmosferici esterni.
Al momento dell’acquisto, la confezione deve essere integra e se si riutilizzano catene luminose dell’anno precedente, queste vanno ispezionate attentamente (stato della spina, filo e luci).
Per appendere o fissare una catena luminosa, meglio evitare l’utilizzo di ganci metallici in quanto, in caso di dispersione di corrente, fungerebbero da conduttori. Per lo stesso motivo, è opportuno controllare che la catena luminosa non sia a contatto con altre decorazioni in metallo.
Albero e presepe è preferibile che restino al buio se non si è in casa. Nel caso si utilizzino alberi veri, non sintetici, evitate di nascondere le prese multiple mettendole a contatto con il terriccio, per evitare i rischi di dispersione.