Continua il trend di aumento delle richieste di accesso al Fondo istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per le garanzie sui mutui prima casa. A marzo 2018 sono pervenute, in media, oltre 300 domande al giorno per il tramite delle 175 banche aderenti all’iniziativa.

Alla fine di marzo 2018, i mutui ipotecari effettivamente accesi ricorrendo alle garanzie dello Stato – che hanno sostituito, in molti casi, le ulteriori garanzie da parte di familiari o altri soggetti terzi –risultano 40.432 per un valore pari a 4,5 miliardi di euro.

Il Fondo di garanzia prima casa prevede il rilascio di garanzie a copertura del 50% della quota capitale per mutui ipotecari (fino a 250.000 euro) erogati per l’acquisto (anche con interventi di ristrutturazione con l’accrescimento dell’efficienza energetica), degli immobili adibiti a prima casa.

La garanzia può essere richiesta per l’acquisto di immobili di qualsiasi metratura, purché non di lusso, da soggetti, senza alcun limite di reddito e di età, che alla data di presentazione della domanda non risultino proprietari di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli ricevuti per successione o che siano concessi in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.

Le banche che utilizzano le garanzie del Fondo non possono richiedere ulteriori garanzie, oltre a quella ipotecaria.

La garanzia del Fondo può essere richiesta, anche per mutui ipotecari fino al 100% del valore dell’immobile, se tale offerta è presente presso la banca erogatrice del mutuo.

Il “Fondo di garanzia prima casa”, istituto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, gestito dalla CONSAP S.p.A (Concessionaria servizi assicurativi pubblici) e reso operativo nel 2015 grazie ad un protocollo d’intesa con Abi (Associazione bancaria italiana), ha ricevuto forte impulso dalla campagna di comunicazione #casaconviene lanciata dal MEF, con la collaborazione di ordini professionali e associazioni di categoria a partire dall’estate del 2016. Ad oggi le richieste sono giunte in prevalenza da giovani di età inferiore a 35 anni (circa il 56%), ma non sussistono limiti di età per poterne usufruire. Probabilmente è proprio questo uno dei motivi del successo del fondo, oltre alla semplicità procedurale di accesso.

Lo strumento nasce come stimolo per l’economia, con in più un’attenzione al sostegno alle famiglie, all’inclusione sociale (specie per i giovani e le fasce più deboli) ai temi ambientali”, spiega Giuseppe Maresca, capo della Direzione Interventi finanziari del Dipartimento del Tesoro. “Uno strumento di facilitazione del credito, aperto a tutti, per acquistare la prima casa e accedere a mutui di importo fino a 250 mila euro, senza limiti di età, reddito o metratura, si è rivelato di grande successo, anche per la semplicità dell’operazione, attivabile direttamente in banca e che ha tempi certi di conclusione, garantiti dalla CONSAP spa, società in house, che abbiamo incaricato di gestire le pratiche”.


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