Nel 2012 gli italiani non hanno comprato casa né per andarci ad abitare, né per fare un investimento. Crollo dei mutui: -50% nei primi 3 mesi del 2012 rispetto al primo trimestre del 2011. Sono i dati pubblicati oggi dall’Istat che registra un calo netto delle compravendite immobiliari: -16,9% rispetto al primo trimestre del 2011, in particolare -17,2% delle compravendite ad uso residenziale e -11,8% di quelle ad uso economico.
Il calo si è registrato in tutte le Regioni d’Italia, ma soprattutto al Centro (-21% per le compravendite ad uso residenziale e -22,4% per quelle ad uso economico). Crollano, in particolare, gli investimenti immobiliari  nelle città metropolitane (-13,5%). I mutui (92.415 in totale) sono diminuiti del 49,6% rispetto al primo trimestre 2011; quelli con costituzione di ipoteca immobiliare sono calati del 39,2%, quelli non garantiti da ipoteca immobiliare del 63,6% (al Centro del 74,5%).
E mentre a settembre si registra una lievissima crescita dell’indice del clima di fiducia dei consumatori che passa da 86,1 a 86,2, peggiorano i giudizi sulla situazione economica dell’Italia (il saldo passa da -134 a -136), ma le aspettative future migliorano abbastanza (da -66 a -56).
Le opinioni sulla situazione economica della famiglia peggiorano (da -65 a -75), mentre le attese restano stabili (-36). Anche i giudizi sul bilancio familiare peggiorano (da -17 a -24). E peggiorano anche i giudizi sull’opportunità di acquisto di beni durevoli (da -102 a -103): gli italiani non credono di potersi permettere a breve l’acquisto di un elettrodomestico o una macchina, anche perché credono che nei prossimi mesi i prezzi aumenteranno e l’inflazione galopperà.
 
 


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