
Contratti luce e gas, Codici: oltre 4 mila euro di fatture annullate a consumatore (Foto Pixabay)
Contratti luce e gas, Codici: oltre 4 mila euro di fatture annullate a consumatore
Un consumatore scopre di avere due contratti luce e gas per i quali non aveva dato il consenso all’attivazione. E si ritrova con pagamenti per oltre 4 mila euro, ora cancellati
Si ritrova con due contratti di luce e gas attivati senza consenso e con la richiesta di pagamenti per oltre 4 mila euro. Una vicenda complessa, quella di un consumatore romano che però, assistito da Codici, è riuscito a ottenere lo storno e l’annullamento delle fatture che gli erano state inviate.
“In seguito ad una telefonata da parte di un call center – spiega l’avvocato Antonella Votta, esperta del settore Energia di Codici –, il nostro assistito si è ritrovato con due contratti non richiesti. Uno riguardava la fornitura di gas presso la sua abitazione a Roma, l’altro era relativo alla fornitura di elettricità presso la casa di campagna in provincia di Viterbo. Questa seconda abitazione, tra l’altro, è disabitata da 20 anni, per cui ha sempre pagato soltanto l’allaccio, vista l’assenza di consumi. La scoperta di questi contratti è avvenuta nell’agosto 2023, quando ha ricevuto un SMS con l’avviso di pagamento delle prime bollette. Le fatture erano intestate correttamente per quanto riguarda il nominativo, mentre uno dei due indirizzi, quello della capitale, era sbagliato ed anche sconosciuto all’utente. Di qui i primi dubbi ed il sospetto che ci fosse lo zampino dell’operatore del call center che l’aveva contattato”.
I contratti e le richieste di pagamento
Codici spiega che nel giro di pochi mesi la questione gas sembrava risolta, perché c’era stato un cambio di fornitore e l’invio di fatture era terminato. Per l’elettricità invece ci sono stati problemi nel passaggio; nel frattempo il collegamento elettrico con il contatore della casa in campagna è stato tagliato dalla rete di distribuzione. Anche in assenza di consumi, sono continuate ad arrivare bollette con importi superiori a 100 euro.
“La questione si è fatta complicata quando si è improvvisamente riaperta la problematica con la fornitura di gas – spiega ancora Codici – Il nostro assistito ha ricevuto una bolletta dal nuovo fornitore, in cui gli veniva richiesto il pagamento di circa 1.100 euro, legati quasi totalmente, parliamo di circa 900 euro, agli oneri da recuperare per la precedente compagnia. Vista la gravità della situazione, siamo intervenuti su richiesta del consumatore ed abbiamo preso contatti con la società che aveva attivato, a nostro avviso irregolarmente, i due contratti e siamo riusciti a risolvere il tutto. A seguito di un controllo della documentazione contrattuale, la compagnia ha riconosciuto che non sussistevano i requisiti necessari per una corretta stipula dei contratti. Per questo motivo, è stato disposto lo storno di tutte le fatture emesse, per un totale di circa 3.300 euro”.
“Per quanto riguarda, invece, il pagamento degli oneri richiesti dalla compagnia che è subentrata per la parte del gas, è stata avviata la procedura di annullamento del CMOR – prosegue Codici – Il corrispettivo CMOR è un indennizzo che l’attuale fornitore di energia elettrica o di gas addebita in fattura su richiesta di un precedente fornitore, nel caso in cui a quest’ultimo risultino non pagate fatture riferite a consumi e oneri degli ultimi 5 mesi di erogazione del servizio. Siamo riusciti, quindi, a risolvere una vicenda spinosa per il consumatore, considerando l’aspetto economico. Siamo ovviamente soddisfatti, anche per la collaborazione dimostrata dalla controparte, che ha preso atto della situazione che si era venuta a creare risolvendola in tempi brevi”.
L’interlocuzione si è infatti aperta all’inizio dell’anno e si è conclusa positivamente nel giro di pochi giorni.
