Siccità, CdM: arrivano una cabina di regia e un Commissario straordinario (Foto di Jody Davis da Pixabay)

Arrivano una “cabina di regia” e un Commissario straordinario per la siccità, che avrà fra i suoi compiti quello di realizzare gli interventi urgenti di cui è incaricato, monitorare l’emergenza siccità in tutta Italia, attuare le opere che servono. È quanto disposto ieri dal Consiglio dei Ministri che ha approvato il decreto siccità – Disposizioni urgenti per la prevenzione e il contrasto della siccità e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche.

Meloni: siccità problema ciclico

Commentando il provvedimento su Facebook, la presidente Giorgia Meloni ha detto: «Da circa vent’anni l’Italia è vittima di un problema ciclico legato alla siccità. Nessun governo aveva scelto di affrontarlo in modo strutturale fino ad ora. Noi scegliamo di farlo prima che diventi un’emergenza e lo facciamo mettendo in rete, in una cabina di regia, tutti i vari livelli istituzionali che si occupano di questa materia e semplificando le procedure per alcune opere che sono importanti subito, dal tema della capienza degli invasi fino al riutilizzo delle acque reflue. Vogliamo affrontare un problema che rischia di impattare pesantemente sul nostro territorio e sui nostri agricoltori».

 

 

Emergenza siccità, Governo: ci sarà decreto e commissario straordinario (Foto www.governo.it)

 

Prevenzione e contrasto della siccità

Con il decreto, informa Palazzo Chigi, “si introducono specifiche misure volte ad aumentare la resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici e a ridurre dispersioni di risorse idriche”.

Il provvedimento prevede un regime semplificato per le procedure di progettazione e realizzazione delle infrastrutture idriche che rinvia al modello PNRR; l’aumento dei volumi utili degli invasi; la possibilità di realizzare liberamente vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo entro un volume massimo stabilito; il riutilizzo delle acque reflue depurate per uso irriguo; l’introduzione di notevoli semplificazioni nella realizzazione degli impianti di desalinizzazione.

Secondo il Governo sono misure che troveranno “immediata attuazione” proprio attraverso la cabina di regia e il Commissario.

La cabina di regia avrà il compito di effettuare entro 30 giorni “una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione per far fronte, nel breve termine, alla crisi idrica e, tra queste, quelle suscettibili di essere realizzate da parte del Commissario straordinario nazionale”. In caso di ritardi o criticità, potrà anche nominare singoli commissari ad acta.

Viene poi nominato un “Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica”, che resterà in carica fino al 31 dicembre 2023 e potrà essere prorogato fino al 31 dicembre 2024.

Quali i compiti? Il Commissario “realizzerà, in via d’urgenza, gli interventi indicati dalla Cabina di regia e svolgerà ulteriori funzioni, tra le quali la regolazione dei volumi e delle portate degli invasi, la verifica e il coordinamento dell’adozione, da parte delle regioni, delle misure previste per razionalizzare i consumi ed eliminare gli sprechi, la verifica e il monitoraggio dell’iter autorizzativo dei progetti di gestione degli invasi finalizzati alle operazioni di sghiaiamento e sfangamento, l’individuazione delle dighe per le quali risulta necessaria e urgente l’adozione di interventi per la rimozione dei sedimenti accumulati nei serbatoi, la ricognizione degli invasi fuori esercizio temporaneo da finanziare nell’ambito delle risorse del “Fondo per il miglioramento della sicurezza e la gestione degli invasi”.

In caso di inerzia, potrà adottare atti e provvedimenti necessari per attuare i progetti, su indicazione del presidente del Consiglio e previa delibera del CdM.


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