TUTELA CONSUMATORI. Annunci di lavoro ingannevoli, multa dell’Antitrust
L’Antitrust ha inflitto una multa di 25.000 euro all’impresa individuale Lo Scrigno and Elle Esse Work at home di Prato Tiziana, per pratica commerciale scorretta. La società ha inserito espressioni tipo "Lavoro a domicilio – Offriamo confezionamento cinturini. Ottimi immediati guadagni. 800 913249 gratuita esclusi cellulari" all’interno delle sezioni dedicate alle offerte di lavoro di vari quotidiani. Gli annunci, quindi, risultavano inequivocabilmente rivolti a persone in cerca di lavoro e generavano il convincimento che, chiamando i numeri telefonici indicati, fosse possibile contattare il professionista ricevendo tutte le istruzioni necessarie per una concreta opportunità di lavoro. In realtà, rispondendo all’inserzione, i consumatori non ricevevano un corrispettivo per la manodopera prestata, ma si obbligavano ad acquistare un kit di materiale da assemblare, al prezzo di 22,91 euro per costi di spedizione e di imballaggio e di 46,09 euro alla consegna del pacco, senza che a tale contatto seguisse un rapporto di lavoro continuativo inserito in un’attività di impresa.
Secondo l’Autorità l’omissione dell’effettivo contenuto della proposta e, in via connessa, il suo carattere oneroso di fornitura a pagamento di beni, ha indotto in errore i destinatari, avvicinandoli con un annuncio che propone un’offerta di lavoro inesistente.
Si ricorda che l’Antitrust ha aperto una casella di posta elettronica, a cui sarà possibile inviare comunicazioni ufficiali: protocollo.agcm@pec.agcm.it. Saranno ritenuti validi: i documenti informatici trasmessi dalle Pubbliche Amministrazioni, se ricorrono le condizioni di cui all’art. 47 del "Codice dell’amministrazione digitale"; i documenti informatici trasmessi da soggetti privati (cittadini e imprese) sottoscritti con firma digitale mediante un certificato rilasciato da un certificatore accreditato (cfr. art. 65 del "Codice") indipendentemente dalla casella di posta elettronica di provenienza. Le altre comunicazioni trasmesse via e-mail saranno soggette a registrazione di protocollo e valutate sotto il profilo della procedibilità. Le comunicazioni via e-mail provenienti da caselle di PEC equivalgono alle comunicazioni trasmesse mediante raccomandata con avviso di ricevimento.