Occhio alle pubblicità dei prodotti contro il colesterolo: non fanno male, ma “si ritiene che sia fuorviante porre in relazione una problematica, quale si configura il colesterolo, che nei casi più seri richiede una terapia farmacologica di carattere permanente, al consumo di un prodotto alimentare”. È quanto ha rilevato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha sanzionato come pratiche commerciali scorrette le campagne della Danone per Danacol e di Unilever per Pro-Activ. Le multe sono state rispettivamente di 250 mila euro e di 100 mila euro. Per Danone c’è inoltre una sanzione di altri 50 mila euro per la campagna “Mese del cuore”, che offriva buoni acquisto per ottenere una confezione omaggio, senza chiarire che il buono era subordinato all’invio di un questionario e dello scontrino. A fronte del provvedimento, la Danone ha sottolineato che le caratteristiche del prodotto non sono messe in discussione della decisione dell’Antitrust: “Gli appunti del garante – spiega una nota di Danone Italia – si rivolgono alla pubblicità di Danacol e, per i soli aspetti relativi alla comunicazione sulle modalità di partecipazione, alla promozione ‘Mese del Cuore’ 2008”.
“Il provvedimento – ha precisato l’Antitrust nel suo bollettino – non attiene alla natura e alle caratteristiche del prodotto, che si configura come alimento funzionale addizionato di fitosteroli, al quale la normativa comunitaria riconosce una specifica efficacia nella riduzione dei livelli plasmatici di colesterolo, prescrivendo l’inserimento sulle confezioni di specifiche avvertenze. Analogamente non è in discussione l’assunto secondo il quale il colesterolo rappresenta uno dei fattori di rischio non trascurabile di malattie cardiovascolari”. Ma “si ritiene che sia fuorviante porre in relazione una problematica, quale si configura il colesterolo, che nei casi più seri richiede una terapia farmacologica di carattere permanente, al consumo di un prodotto alimentare. L’efficacia limitata e parziale del prodotto quale rimedio ausiliare e integrativo della dieta rispetto alla problematica sollevata non viene sufficientemente evidenziata in tutta la campagna promozionale svolta, nella quale invero il prodotto risulta presentato come rimedio efficace del colesterolo”.


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