LIBERALIZZAZIONI. Parafarmacie ricordano a Tremonti che la riforma delle professioni è a costo zero
Il Ministro dell’economia Giulio Tremonti ha detto che porterà al Consiglio dei Ministri i tre decreti su infrastrutture, semplificazione e sviluppo, entro due settimane. "Riguardo alle misure per lo sviluppo, il capitolo delle liberalizzazioni delle professioni è certamente uno di quelli più richiesti e sollecitati – ricorda in una nota l’Associazione Nazionale Parafarmacie Italiane – In questa direzione vanno le raccomandazioni di Bankitalia, Antitrust, Confindustria, economisti e da ultimo della BCE". "È di queste ore la dichiarazione di Trichet – continua la nota – che riguardo alla crescita in Italia suggerisce una serie di provvedimenti, quali la liberalizzazione delle professioni, un miglioramento della flessibilità del mercato del lavoro, dell’istruzione e del training".
L’ANPI ricorda che la riforma delle professioni è a costo zero e capace di dare impulso a investimenti, occupazione e consumi, ma anche di dare un chiaro segnale di discontinuità politica nei confronti del blocco sociale costituito dalle corporazioni delle professioni. "In altri termini il superamento di antichi privilegi che non trovano alcuna giustificazione nella società contemporanea, alle prese con una concorrenza sempre più globale che impone sacrifici al mondo delle imprese come a quello del lavoro".
L’ANPI accusa l’oligarchia dei titolari di farmacia che, di fronte a questi epocali cambiamenti, pensa di chiudersi in conclave il 4 ottobre, per rispondere "alle pressioni del mondo politico ed economico" e dunque offrire ai "loro" portavoce in Parlamento come al Governo, una soluzione per operare quei piccoli cambiamenti capaci di far mantenere inalterati i veri privilegi di "casta".