Lo scorso giovedì 2 febbraio la Camera dei Deputati, dopo l’approvazione del Senato, ha ratificato la legge che renderà equipollente la laurea in scienze motorie e quella in fisioterapia (provvedimento n. 6293 "Conversione in legge del DL del 5/12/2005 n 250"). "Finalmente – ha commentato il Presidente dell’Associazione Nazionale Laureati in Scienze Motorie: Dott. Giuseppe Santoro – e per la prima volta, si comincia a definire un profilo professionale per una categoria che è sempre stata inserita nell’ambito della formazione universitaria e che con il passaggio definitivo ed esclusivo alle Università, nella maggior parte dei casi in Italia, è gestita dalle Facoltà di Medicina e Chirurgia, quindi, di fatto, nell’area medico-sanitaria".

Diversa la posizione di Cittadinazattiva che, lo scorso 30 gennaio, aveva affermato "Con una norma nascosta, ancora una volta, tra le pieghe di un decreto di fine legislatura, si rischia di far passare un provvedimento che potrebbe avere ricadute molto negative sulla qualità delle prestazioni riabilitative". In particolare, secondo Santoro "il parere di Cgil, Cisl, Uil, del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva e della Federazione italiana per il superamento dell’handicap, citati dai fisioterapisti su www.fisionline.org non lo considereremo attendibile fino a quando non renderanno dichiarazioni ufficiali fornite delle loro motivazioni, che se davvero fossero state definite nei termini in cui le hanno presentate i fisioterapisti lederebbero "gravemente" la nostra professionalità e ne causerebbero le conseguenti risposte in via giudiziaria".

"Proprio a loro – aggiunge rivolgiamo l’invito ad un confronto serio e leale su basi concrete. In merito al mancato riconoscimento dell’Ordine, i Fisioterapisti italiani dovrebbero ben informarsi su quelle che sono le aspettative dell’Unione Europea che intende eliminarli anche per altre categorie.

"Il corso – prosegue il presidente dell’associazione laureati in scienze motorie – prevede materie inerenti l’anatomia, la fisiologia, l’istologia, la traumatologia sportiva, la fisiopatologia, la medicina fisica e la riabilitazione. Sapete chi sono i docenti? Dottori in Medicina e Chirurgia. Eppure, grazie ad un Decreto ad hoc (14/09/1994 nr. 741) che all’art.1 recitava: "Il fisioterapista é l’operatore sanitario abilitato a svolgere in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, funzione e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e di quelle viscerali conseguenti ad eventi patologici, a varia eziologia, congenita o acquisita". Tuttavia gli interventi di prevenzione, funzione e riabilitazione delle aree della motricità é di piena competenza anche dei Laureati in Scienze Motorie che studiano, appunto, attraverso un percorso riconosciuto, il movimento, le patologie ad esso correlate e gli specifici protocolli di lavoro per una riabilitazione di funzioni motorie perse per le più svariate cause patologiche.

"Ancora questi onnipotenti ed onniscienti – conclude Santoro – non hanno ancora compreso che la Laurea in Fisioterapia non è una Laurea Magistrale in Medicina e che abilita solo a trattare i casi "definiti" da un medico che ne detta anche le modalità e spesso la metodologia. Perché coinvolgere i Biologi ed una ipotesi per paragonarla con la precedente di una Laurea in Medicina a loro assegnata per decreto? Si sappia, ad esempio, che un Biologo può specializzarsi in Scienza dell’Alimentazione come un Medico ed operare come Nutrizionista (da non confondersi con il Dietista), seppur con limiti (per accertate condizioni patologiche) definiti dalla Legge".

Clicca qui per scaricare il provvedimento n. 6293.


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