FISCO. Federalismo fiscale, i primi effetti sulle tasche dei cittadini secondo Altroconsumo
Altroconsumo calcola i primi effetti del federalismo fiscale e dell’autonomia impositiva di Regioni e Province. Per cominciare le Province, grazie al decreto attuativo del 3 giugno, possono variare l’imposta sulle assicurazioni RC auto di 3,5 punti percentuali. In pratica, l’attuale imposta del 12,5% potrebbe passare al 16% da un momento all’atro. Questo è già accaduto, per esempio, nella Provincia di Bologna. La prima stesura della legge sul federalismo regionale prevedeva la variazione massima del 2%, a partire dal 2014, ma a quanto risulta il Governo ha deciso di anticipare di 3 anni il salasso, dando anche maggior margine di manovra alle Province, che dall’anno prossimo saranno le destinatarie di questa entrata.
"Un altro caso di applicazione retroattiva di leggi fiscali, che viola lo Statuto del Contribuente (Legge 212/2000)" denuncia Altroconsumo. "Come faranno – si chiede l’Associazione – le assicurazioni a prelevare la differenza di imposizione su premi che vengono pagati anticipatamente rispetto al periodo di competenza?" Il quesito al momento non ha risposta e la stessa Ania, l’associazione delle imprese assicuratrici, ha già sollevato grosse critiche al provvedimento.
La legge sul federalismo fiscale municipale ha inoltre tolto lo stop, fissato nel 2008, alle addizionali comunali all’Irpef e quindi, da giugno, i Comuni possono decidere di introdurre (o aumentare) questa imposta per i propri cittadini. Per i Comuni che già la applicano, la soglia massima di addizionale comunale è dello 0,4%. I Comuni che non hanno mai introdotto l’addizionale, come ad esempio Milano, possono applicarla con un’aliquota massima dello 0,2%. In ogni caso, lo sblocco è efficace dal 2011, quindi possiamo aspettarci variazioni in busta paga già a partire dai mesi estivi. E a partire dal 2012 è previsto lo sblocco anche delle addizionali regionali.
