"Si sta ballando sull’orlo della catastrofe". E servono provvedimenti per lo sviluppo. È la posizione di Federconsumatori e Adusbef di fronte alla situazione economico-finanziaria dell’Italia che ieri ha toccato vertici di estrema drammaticità, con livelli record nel differenziale di rendimento fra i titoli di stato italiani e gli equivalenti Bund tedeschi, uno spread Btp-Bund arrivato a un livello record di 459 punti, e un rendimento pericolosamente vicino alla soglia del 7% considerata un punto di non ritorno. Che la situazione sia drammatica, è chiaro dalle stesse parole del Presidente della Repubblica.

"Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dinanzi all’ulteriore aggravarsi della posizione italiana nei mercati finanziari, e alla luce dei molteplici contatti stabiliti nel corso della giornata, considera ormai improrogabile l’assunzione di decisioni efficaci nell’ambito della lettera di impegni indirizzata dal governo alle autorità europee", si leggeva in una nota diramata nel tardo pomeriggio di ieri dal Quirinale.

E se provvedimenti sono ormai improcrastinabili – un Consiglio dei Ministri straordinario dovrebbe riunirsi questa sera, secondo quanto riportano le agenzie – un richiamo a prendere in mano la situazione è arrivato da Adusbef e Federconsumatori, che ieri scrivevano in una nota congiunta: "Da sempre Adusbef e Federconsumatori si battono perché il mercato non sia preda delle oligarchie finanziarie e dai condizionamenti interessati delle varie agenzie di rating in conflitto di interessi. Ma detto ciò è chiaro ed evidente che la situazione economico-finanziaria del paese non regge più di fronte ad un governo insipiente che mette a rischio l’intera economica e le condizioni di vita delle famiglie italiane".

"Non si intravede – proseguono – nessun segnale di svolta e di sviluppo di una economia moribonda che sta determinando, oltre ad aumenti di prezzi e tariffe di chiara derivazione speculativa ( quest’anno + 1621 euro), aumenti anche di cassa integrazione e di disoccupazione soprattutto giovanile a livelli record". Per questo le due associazioni tornano a chiedere "che sia messa in campo una seria politica di investimenti per lo sviluppo con risorse derivanti dalla lotta all’evasione fiscale, da chi ha beneficiato dello scudo fiscale, dalle rendite finanziarie e dai grandi patrimoni, dando un segnale di forte discontinuità dall’attuale situazione caratterizzata esclusivamente dal raggiungimento di equilibri di bilancio con tagli lineari che oltre a essere iniqui deprimono ulteriormente un mercato già fortemente depresso".


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