Le "prevendite in saldo" riservate a gruppi di consumatori, in genere clienti fidelizzati, vanno abolite. È quanto afferma l’Antitrust in una segnalazione inviata a Governo e Parlamento con la quale chiede una modifica della normativa in senso pro concorrenziale e di maggiore tutela dei consumatori, perché la legge, così come è modulata, "restringe la libertà di iniziativa economica dei singoli imprenditori e crea disparità fra consumatori".

L’Autorità fa riferimento alle legge del 2006, "che ha avviato il processo di liberalizzazione e semplificazione amministrativa nel settore del commercio" e che "è migliorabile laddove prevede il divieto di vendite promozionali a ridosso della stagione dei saldi. Tale divieto comprime sproporzionalmente la libertà di iniziativa economica dei negozianti e può dare luogo a fenomeni di elusione a danno dei consumatori". L’Autorità segnala in particolare il rischio di disparità di trattamento dei consumatori quando alcuni negozi e catene commerciali, d’intesa con associazioni, "promuovono, nel periodo immediatamente precedente la stagione dei saldi, vendite di prodotti a prezzi scontati riservate ai soli iscritti a tali associazioni – informa una nota – Analogamente rappresentano un’elusione della norma le iniziative di ‘prevendita’ della merce in saldo riservata dai negozianti a gruppi prescelti di clienti. Secondo l’Antitrust in questo modo vengono discriminati i consumatori non appartenenti a determinate categorie, che non sono così in grado di usufruire della stessa scelta e delle stesse vantaggiose condizioni economiche offerte ad altri".

Alla fine, si favorisce la clientela fidelizzata più che promuovere l’acquisto dei prodotti, argomenta nella segnalazione l’Antitrust, che prosegue: "Per i tempi e le modalità con cui tali iniziative vengono realizzate, è evidente che l’intento è meramente quello di eludere il divieto di effettuare vendite promozionali di prodotti nei periodi immediatamente precedenti i saldi di fine stagione; più in generale, possono rappresentare una forma di elusione della norma le iniziative di ‘prevendita’ della merce in saldo riservata dai negozianti a gruppi prescelti di clienti. Di fatto, le conseguenza negative di tali scelte commerciali vengono sopportate dai consumatori non iscritti alle associazioni convenzionate o comunque non destinatari delle offerte di "prevendita", che non sono in grado di usufruire della stessa scelta e delle stesse vantaggiose condizioni economiche offerte agli iscritti".


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