“Il percorso che ha portato UniCredit a essere l’azienda creditizia con il più alto numero di siti registrati secondo il Regolamento EMAS è un’espressione tangibile di come l’impegno ambientale possa essere concretamente inserito nell’impianto regolamentare e procedurale della nostra azienda”. Così Paolo Fiorentino, Chief Operating Officer e Vice Direttore Generale di UniCredit, nel corso della conferenza stampa durante la quale UniCredit ha ricevuto dal Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit il rinnovo della propria registrazione EMAS, il regolamento comunitario per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale, per l’intero perimetro italiano.
UniCredit gestisce sia gli impatti ambientali diretti (sotto il diretto controllo dell’azienda) sia quelli indiretti (ad esempio la gestione acquisti). Per quanto riguarda il primo aspetto ha ottenuto negli ultimi anni eccellenti risultati di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra: l’inventario delle emissioni del Gruppo appena concluso ha evidenziato una diminuzione del 24% dal 2008, verso un obiettivo annunciato del 15% e in anticipo sulla tabella di marcia rispetto al target della riduzione del 30% fissato per il 2020. Per quanto concerne invece gli impatti indiretti, è stato sviluppato un sistema di selezione dei fornitori basato su criteri di sostenibilità, anche grazie all’utilizzo di una piattaforma di green e-procurement sviluppata dalla nostra partecipata i-Faber insieme a WWF il nostro partner ambientale.
La continua crescita del portafoglio di energie rinnovabili, con un’esposizione a fine 2012 di 8,3 miliardi di euro, è infine un esempio di come UniCredit sia in prima linea in materia di finanziamento alla Green economy.


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