
Smog, Legambiente Lazio: a Roma torna l’aria inquinata e a Frosinone l’emergenza non è mai passata
Dall’inizio dell’anno Frosinone è già fra le peggiori città per inquinamento dell’aria, male anche lo scorso anno. Roma è tornata a superare i valori consentiti
L’emergenza smog non si è mai risolta. A Roma torna l’aria inquinata, a Frosinone l’emergenza non si è mai attenuata, tanto che la città ciociara è nelle prime posizioni delle classifiche sull’inquinamento dell’aria. Lo ricorda Legambiente Lazio che si sofferma sui dati regionali di Mal’aria, il dossier sull’inquinamento atmosferico presentato da Legambiente con i dati sugli sforamenti dei giorni fissati per legge in tema di PM10 e di ozono. Il documento evidenzia che l’emergenza smog in Italia è ormai cronica.

Frosinone e Roma, mal’aria che non passa
Critica la situazione a Frosinone e a Roma, evidenzia la sezione regionale dell’associazione.
«Emergono critiche le situazioni a Frosinone con PM10 alle stelle per 68 giorni, il peggior dato italiano del centro-sud e il capoluogo ciociaro è anche uno dei 20 capoluoghi italiani che ha sempre superato negli ultimi 10 anni il massimo di giorni consentiti all’anno di sforamenti. Frosinone è anche tra le peggiori città da inizio 2020, con 21 giorni di superamenti registrati dalle centraline Arpa».
Anche a Roma ci sono stati nuovi superamenti dei valori massimi. E siamo già a 16 giorni di smog dall’inizio di quest’anno mentre nel 2019 la Capitale con 27 giorni di ozono oltre i limiti, ha superato i 25 giorni massimi consentiti.
Insomma, dice il presidente Legambiente Lazio Roberto Scacchi, «l’emergenza smog è tutt’altro che risolta, dopo qualche giorno di tregua anche nella Capitale si torna a respirare la mal’aria e a Frosinone non si è mai attenuata l’emergenza».
Sotto accusa anche le politiche dei trasporti, che arrancano.
«A Roma però manca una visione risolutoria per togliere dalla strada auto private e sostituirle con tram, metro e corsie preferenziali per bus di superficie: tutto ciò semplicemente non sta avvenendo, sono dieci anni che non si fa un metro di binari e addirittura rischiamo di veder sparire quelli che ci sono se pensiamo alla riduzione illogica che sta subendo il trenino della Casilina – prosegue Scacchi – La cura del ferro, a Roma non sta andando da nessuna parte, mentre a Frosinone è veramente incredibile che l’amministrazione non abbia compiuto alcun passo serio per la tutela dell’ambiente e della salute dei suoi cittadini, i provvedimenti di stop alle vetture sono semplicemente ridicoli di fronte all’enorme quantità di smog che attanaglia l’aria».
