Cosa si fa contro lo smog? A Roma – dove lo scorso anno la soglia limite delle polveri sottili è stata superata per ben 65 giorni, secondo Mal’Aria 2016 di Legambiente – i prossimo provvedimenti sono all’insegna della “tradizione”: domenica ecologica e forse targhe alterne. L’amministrazione capitolina infatti, con ordinanza del Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, ha disposto per domenica 31 gennaio una giornata “antismog” che prevede il blocco della circolazione veicolare.
smogLo stop riguarderà tutti i veicoli sino alla categoria Euro 5, dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Potranno circolare le categorie di veicoli meno inquinanti: metano, gpl, ibride, Euro 6 e ciclomotori due ruote quattro tempi Euro 2 e motocicli quattro tempi Euro 3. L’Atac dovrà rafforzare il servizio. Come si legge sul sito del Comune, “il provvedimento, adottato in via cautelare allo scopo di tutelare la salute dei cittadini, in considerazione dello stato generale della qualità dell’aria, segue quello del 15 novembre dello scorso anno e si inserisce in un ciclo di quattro giornate di limitazione totale del traffico – da realizzare da novembre a marzo – in ottemperanza al Piano di Risanamento Regionale”. Si profila anche la possibilità che siano indette altre due giornate di targhe alterne per il 1 e 2 febbraio (lunedì e martedì prossimi), “in quanto si prevede una situazione di persistente superamento delle soglie limite di inquinamento”.
Una prospettiva che non piace al Codacons perché non risolve affatto il problema. “Ciò che è successo nelle settimane scorse a Roma non deve ripetersi – afferma il presidente Carlo Rienzi – L’incapacità dell’amministrazione di limitare i valori di Pm10 nell’aria non può essere affrontata con misure che da un lato arrecano enormi disagi ai cittadini, dall’altro appaiono totalmente inefficaci sul fronte della lotta allo smog. Abbiamo constatato come le targhe alterne siano palliativi, provvedimenti estemporanei che non risolvono a lungo termine il problema. Mancano inoltre adeguati controlli sul rispetto dei divieti di circolazione, che vengono costantemente violati nei giorni di targhe alterne a causa della carenza di forze dell’ordine lungo le strade. Per tali motivi, – conclude Rienzi – riteniamo che le targhe alterne rappresentino solo un disagio per gli utenti, se non accompagnati da provvedimenti strutturali che disincentivino l’uso delle automobili private e garantiscano trasporti pubblici efficienti e puntuali”.

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