Roma, cemento su 2300 ettari di terreno. MDC: “Dove passa Alemanno non cresce più l’erba”
Fa discutere l’iniziativa del Comune di Roma che andrà a modificare il piano regolatore della città, approvato solo 5 anni fa, per rendere edificabili oltre 2300 ettari di aree quasi tutte agricole o a verde. Secondo i risultati del bando housing sociale pubblicato dal Comune sarebbero stati considerati ammissibili centinaia e centinaia di ettari di agro romano.
Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) è stupito dalla notizia che avrebbe come motivazione quella di soddisfare il fabbisogno abitativo della città. “In realtà è ben noto come esistano nella capitale tantissime case sfitte e inutilizzate, per non parlare della rischiosa scelta di non concentrare gli interventi urbanistici sulla città già costruita: un vero e proprio danno ambientale”.
“Come associazione – dichiara Livia Zollo, presidente di MDC Lazio – ci impegniamo a sensibilizzare i cittadini e indurli a valutare la gravità di una urbanizzazione selvaggia e forzata, senza nessun riguardo per il territorio. Per RIQUALIFICAZIONE di un’area si intende ridare alla città una porzione di territorio e non imporre oltre 2300 ettari di aree per appartamenti da immettere sul mercato, questa è speculazione edilizia. Dove si connota l’interesse pubblico che deve sempre ravvisarsi nello ius aedificandi? Basta cemento – conclude Zollo – Vogliamo una città vivibile, dove i bambini possano crescere in aree verdi, è il caso di dirlo: dove passa Alemanno non cresce più l’erba!”

Alemanno o chi per lui sa che siamo in piena crisi dell’edilizia?
Vuole ripetere sulla sua città l’effetto Spagna.
Nel bando ousing inserisca la clausola che saranno dovuti ICI ed IMU su quei terreni da subito con un apposita fideussione. Vedrà che rimaranno invenduti
Alex