Via libera al percorso per rendere le fonti rinnovabili l’asse principale del sistema energetico di 20 isole italiane minori non interconnesse alla rete elettrica del continente. Lo stabilisce un decreto del Ministero dello Sviluppo economico.

Più in particolare il provvedimento definisce gli obiettivi quantitativi del fabbisogno energetico delle isole in questione da coprire attraverso la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, gli obiettivi temporali e le modalità di sostegno degli investimenti necessari alla realizzazione.

Per tali finalità saranno definiti dalla Autorità per l’Energia elettrica e il Gas gli incentivi a favore degli impianti a fonti rinnovabili, che saranno coperti da risorse ottenibili dalla riduzione delle integrazioni tariffarie attualmente erogate per la costosa generazione della produzione da fonti fossili a cui potranno accedere cittadini, enti e imprese; sarà inoltre stimolato l’ammodernamento delle reti elettriche locali per consentire l’integrazione crescente di fonti rinnovabili. Infine saranno finanziati alcuni progetti pilota per sperimentare soluzioni innovative adatte a consentire da subito un uso più estensivo delle fonti in questione, con ricorso anche a fonti di finanziamento derivanti da programmi europei.

Le isole minori coinvolte dal provvedimento hanno superficie superiore a 1 km2, sono localizzate a più di 1 km dal continente e la popolazione residente è di almeno 50 persone. Si tratta di piccole realtà, nelle quali l’approvvigionamento di energia avviene usualmente via nave, con possibili interruzioni nei periodi di maltempo, con una domanda variabile a causa della fluttuazione delle presenze stagionali. Saranno interessate: Capraia, Giglio, Ponza, Ventotene, Tremiti, Favignana, Levanzo, Marettimo, Pantelleria, Ustica, Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli, Vulcano, Lampedusa, Linosa e Capri.

Un’ottima notizia”, commenta Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente, “perché oggi le isole sono in tutto il mondo al centro di interventi e sperimentazioni che stanno dimostrando come possano essere al 100% rinnovabili. Dalle Canarie ai mari del Nord, dalla Polinesia all’Alaska, sono sempre di più le isole che sono diventate indipendenti dalle fonti fossili e stanno puntando su un turismo sostenibile. Incredibilmente”, prosegue Zanchini, “le isole minori italiane, malgrado abbiano delle potenzialità enormi di produzione da energia pulita, hanno la minore diffusione di rinnovabili di tutta Italia. Con questo decreto si può finalmente sbloccare la situazione e l’augurio è che la spinta continui nei prossimi anni”.

Positiva la valutazione di Legambiente anche sull’approccio proposto. Si prevede di spingere sia le rinnovabili elettriche che quelle termiche e di consentire a tutti di produrre energia da rinnovabili, sbloccando la situazione di vero e proprio monopolio a concessionari locali che ha caratterizzato finora le isole. “È positivo“, aggiunge Zanchini, “che gli incentivi siano previsti nella forma dei combustibili risparmiati, proprio perché oggi sulle isole il solare e l’eolico possono essere la risposta non solo per l’energia necessaria alle abitazioni e alle attività ma anche per aprire alla mobilità elettrica”.


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