Il Sud fa passi avanti nella raccolta dei RAEE (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e inizia a recuperare il ritardo accumulato con un percentuale del 22,47%. Spicca il Molise con un +152,19%, seguito da Basilicata e Calabria. La Valle D’Aosta risulta la regione più virtuosa al Nord, ma gli aumenti si registrano anche in Emilia-Romagna, mentre al Centro un dato significativo è quello del Lazio con un +22,35%. È quanto emerge dal nono rapporto sul sistema di ritiro e trattamento dei rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, presentato dal Centro di Coordinamento RAE.

Nel 2016 l’Italia ha raddoppiato la percentuale di raccolta dei RAE, arrivando al 14%, e sono aumentati del 5,15% anche i Centri su tutto il territorio, arrivando a 4.107. Il Trentino-Alto Adige è quello che ne ha di più: 21 ogni 100.000 abitanti. Merito del lavoro compiuto dal Centro di Coordinamento che, sottolinea il suo presidente Giancarlo Dezio, “ha potuto contare sull’erogazione di 14 mila euro da parte dei produttori per migliorare l’efficienza dei centri e su un nuovo accordo di programma che riunisce le aziende che si occupano dei centri in un network capace di gestire al meglio tutto il sistema”. Ma in base a quale criterio avviene lo smistamento di questi rifiuti speciali? I RAEE vengono raggruppati in cinque ambiti che corrispondono alle diverse esigenze di trattamento richiesto dalla tipo di rifiuto: gli R1 ovvero le apparecchiature refrigeranti, gli R2 ovvero i Grandi bianchi come lavatrici, lavastoviglie ecc, gli R3 ovvero Tv e monitor, gli R4 tra cui le apparecchiature illuminanti e infine gli R5 ovvero le sorgenti luminose. Quest’anno la classifica è guidata dagli R2 con oltre 90 mila rifiuti raccolti. Solo gli R3 segnano un -1,53% rispetto agli altri anni.

L’intenzione è quella di fare ancora di più per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta europea, anche perché il rapporto non tiene conto di tutti quei rifiuti che sfuggono al controllo delle filiera ufficiale di smaltimento organizzata dai Sistemi Collettivi.

 

di Ludovica Criscitiello


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