Continuano le sentenze che dichiarano illegittimi alcuni importi pagati dagli utenti con la tassa sui rifiuti. Questa volta tocca agli utenti della zona di Trento che hanno come gestore del servizio di raccolta dei rifiuti la società AMNU. Il Centro di Ricerca e Tutela dei Consumatori e degli Utenti (CRTCU) fa sapere che hanno diritto al rimborso delle somme indebitamente versate negli ultimi 5 anni a titolo di “conguaglio volume minimo dei conferimenti”. Come stabilito dalla sentenza n. 2.2.2013 della Commissione Tributaria di 1° Grado di Trento, l’importo del “conguaglio volume minimo dei conferimenti” è fondato su norme di legge e regolamentari ritenute dal Giudice illegittime in quanto contrastanti con le norme comunitarie istitutive della T.I.A.
Il CRTCU ha inoltrato oggi una richiesta alla società AMNU per chiedere che si provveda automaticamente al rimborso agli utenti della voce “conguaglio volume minimo dei conferimenti” mediante accredito  in fattura. Rimanendo in attesa di conoscere le intenzioni della società AMNU, l’Associazione sta predisponendo i modelli di lettera e di ricorso per consentire a ciascun consumatore di inoltrare individualmente le richieste di rimborso all’azienda e, in caso di risposta negativa, alla Commissione tributaria di 1° grado di Trento. Il CRTCU, inoltre, per capire quanto sia diffusa la prassi ha inoltrato una richiesta a ciascun ente gestore operante nei 217 Comuni trentini e così suddivisi: Trento e Rovereto – Dolomiti servizi; Isera e Lasino direttamente i Comuni; ASIA comprende le Comunità di Valle della val di Cembra, Paganella, Valle dei Laghi, Piana Rotaliana; Fiemme Servizi la val di Fiemme; AMNU, appunto, Alta Valsugana e Primiero; direttamente le Comunità di Valle per Vallagarina, Alto Garda e Ledro, Giudicarie, Val di Non, Val di Sole, Bassa Valsugana, Val di Fassa.


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