Rapporto Ambiente: Italia bene sulle fonti rinnovabili, ma peggiora sulle emissioni di gas serra
Rapporto Ambiente 2023, luci e ombre nel dossier presentato oggi
È stato presentato oggi alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, il quarto “Rapporto Ambiente-SNPA”. Dal quadro nazionale emergono buoni livelli di raccolta differenziata dei rifiuti, un lento miglioramento della qualità dell’aria e buoni risultati anche sul fronte agricoltura biologica: aumentano i controlli agli impianti produttivi.
Un ruolo di primo piano nel sistema energetico nazionale è svolto dalle fonti rinnovabili. I dati riportano che grazie alle politiche di incentivazione attuate, sono cresciute da 14 Mtep del 2005 a 29 Mtep del 2021, raggiungendo circa il 20% del mix energetico del paese. Contestualmente, la domanda di energia da fonti fossili ha registrato una contrazione complessiva di circa 60 Mtep e un decremento medio annuo del 3%, con riduzioni del petrolio e del carbone molto più sensibili rispetto a quelle registrate dal gas naturale.
Grazie al rapporto realizzato grazie agli esperti del SNPA, si evince che sebbene si siano osservati dei miglioramenti e le azioni intraprese, da parte del nostro Paese e delle singole realtà regionali, vadano nella giusta direzione, per alcune problematiche ambientali sono necessari ulteriori sforzi per il miglioramento o la conservazione delle condizioni ambientali.
Emissioni di gas serra, le criticità
Negli ultimi trent’anni, infatti, le emissioni di gas serra prodotte dall’Italia si sono ridotte di circa un quinto rispetto al 1990, passando da 521 a 418 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (1990-2021), riducendosi del 19,9%. Nel 2021, dopo la battuta d’arresto dovuta essenzialmente al periodo pandemico, le emissioni di gas serra in Italia mostrano un incremento dell’8,5% rispetto al 2020. In particolare, le emissioni che ricadono nel campo di applicazione del regolamento “Effort sharing” (EU) 2018/842, nel 2030, secondo lo scenario a politiche correnti, si ridurranno del 28,5% rispetto ai livelli del 2005, a fronte di un obiettivo di riduzione del 43,7%.
Spiega il presidente ISPRA e SNPA Stefano Laporta: “Molte sono le minacce che incombono sullo stato di salute del nostro Pianeta, a partire dall’impatto dei cambiamenti climatici. Un’appropriata diffusione delle informazioni sullo stato di salute dell’ambiente tra i cittadini e tra i decisori politici è indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Per citare alcuni dati del Rapporto Ambiente SNPA, il 2022 è stato il più caldo dal 1961; le emissioni di gas serra, dopo la battuta d’arresto del periodo della pandemia, mostrano nel 2022 un incremento del +8,5% rispetto al 2020, pur registrando una diminuzione del -20% rispetto al 1990. È necessario un utilizzo responsabile e sostenibile delle risorse idriche e del suolo. Le fonti rinnovabili hanno superato gli obiettivi previsti, arrivando nel 2020 al 20,4% del consumo finale lordo. Dato positivo, ma occorre lavorare molto per raggiungere gli obiettivi del PNIEC.”
di Aurora Cusumano