Pesticidi? No, grazie. Insoddisfacenti le linee guida della Regione Emilia Romagna
Pochi giorni fa la Regione Emilia Romagna ha approvato il documento di attuazione del Piano d’Azione Nazionale sull’uso sostenibile dei Pesticidi (PAN). Dato il forte impatto che hanno i pesticidi sull’ambiente e sulla salute umana, si tratta di misure con importanti ricadute sulla sanità e l’ambiente, l’agricoltura e la cittadinanza. I prodotti fitosanitari, infatti, oltre che in agricoltura, sono ampiamente utilizzati dagli Enti Pubblici per la pulizia dei margini stradali, delle massicciate ferroviarie e dei binari e sono presenti in prodotti da giardinaggio e per l’hobbistica. Agricoltori, semplici passanti e altri operatori possono essere esposti a queste sostanze durante le applicazioni effettuate anche in aree pubbliche (ad es. scuole e giardini) frequentate da soggetti particolarmente vulnerabili.
Il coordinamento ambientalista, “Pesticidi, No grazie”, considera insoddisfacenti le linee guida che disciplinano l’uso dei prodotti fitosanitari in aree non agricole e in quelle agricole prossime ai luoghi frequentati dalla popolazione. Rispetto alla Direttiva Europea 128/2009/CE, il documento approvato dalla Regione appare piuttosto riduttivo. Ma non solo: mettendo a confronto lo stesso con quanto previsto dalla normativa nazionale e alla vecchia delibera regionale, l’attuale regolamentazione appare carente sotto molti punti di vista.
In particolare, il Comitato chiede alla Regione di proibire l’uso non agricolo dei prodotti contenenti glifosato: il suo eventuale uso dovrebbe essere un’eccezione, verificata dalle Aziende USL. È bene ricordare infatti che il glifosato è stato indicato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’OMS come “probabile causa di tumori”, in quanto in grado di danneggiare il DNA. Un altro aspetto cruciale su cui la Regione Emilia Romagna dovrà prestare attenzione riguarda la regolamentazione in modo restrittivo l’uso di prodotti fitosanitari tossici o nocivi nelle aree agricole adiacenti alle aree extra-agricole frequentate dalla popolazione. Bisognerà poi monitorare in maniera costante e sistematica i pesticidi, come previsto dal PAN, incluso il glifosato e i prodotti chimici del suo metabolismo, e valutare l’impatto sanitario associato all’uso dei prodotti fitosanitari nella nostra regione e di rendere pubblico l’esito di tale valutazione.
mi auguro che la regione E.R.riveda quanto prima le carenze nella normativa sull’uso dei pesticidi,e vieti con maggior determinazione i tanti abusi impuniti quotidianamente commessi.