“Nel 2050 la popolazione mondiale sarà di 9 miliardi di persone”. È la stima che secondo l’Ocse dovrebbe spingere a investire in un modello di sviluppo che soddisfi la domanda in crescita di nutrizione, acqua ed energia. Il nuovo rapporto Oce “Putting Green Growth at the Heart of Development” sottolinea l’importanza di puntare su uno sviluppo sostenibile che metta al centro i bisogni delle persone nel rispetto dell’ambiente circostante.
“C’è bisogno di una leadership politica che investa in una crescita verde a livello locale, nazionale ed internazionale”. Lo ha detto il Segretario Generale Ocse Gurria. “La crescita verde mette a disposizione molte opportunità anche per i Paesi in via di sviluppo. Il report suggerisce “una stretta collaborazione tra i Ministri delle finanze, dello sviluppo e del lavoro” nella predisposizione di “piani di sviluppo, chiari obiettivi e allocazione di risorse”.
Alcuni esempi virtuosi nel mondo. In Indonesia il governo sta riuscendo ad investire di più nell’educazione e nell’assistenza sanitaria e al contempo nell’efficienza sanitaria grazie a misure come il taglio dei sussidi alle fonti energetiche fossili. La Cina sta progettando di creare circa un milione di posti di lavoro nel settore forestale. La lotta all’overfishing in Madagascar (pesca eccessiva che mette a rischio gli stock ittici)  ha aumentato la resa del pescato, difeso i prezzi delle esportazioni e migliorato il mercato nel suo complesso. In Uganda l’esportazione di ananas e altri prodotti certificati come biologici è quasi triplicato negli ultimi dieci anni.
Aiuti internazionali da orientare alla crescita verde. Secondo il rapporto Ocse, gli aiuti della comunità internazionale dovrebbero incentivare lo sviluppo sostenibile nei paesi in via di sviluppo. Un esempio virtuoso è rappresentato dal Senegal, dove gli aiuti internazionali hanno contribuito alla riconversione di part di industrie altamente impattanti in attività importanti per la fornitura di materie prime utilizzabili dalle aziende locali.
La produzione agricola mondiale cresce meno del dovuto. Un altro rapporto a cure di Ocse- Fao (“The OECD-FAO Agricultural Outlook 2013-2022″) evidenzia come nel prossimo decennio si stima che la produzione agricola globale crescerà in media dell’1,5% l’anno, a fronte di una crescita annua del 2,1% registrata tra il 2003 e il 2012. Tra le altre cause troviamo “la limitata espansione della terra coltivata, l’aumento dei costi di produzione e la pressione crescente sulle risorse e sull’ambiente. Tra le conseguenze troviamo un aumento delle carenze alimentari nel mondo, la volatilità dei prezzi nei paesi industrializzati e grossi squilibri di mercato nel mondo.
Cos`è l’Ocse. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) è un’organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri, paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico ed un’economia di mercato. L’organizzazione svolge prevalentemente un ruolo di assemblea consultiva che consente un’occasione di confronto delle esperienze politiche, per la risoluzione dei problemi comuni, l’identificazione di pratiche commerciali ed il coordinamento delle politiche locali ed internazionali dei paesi membri. L’OCSE conta 34 paesi membri e ha sede a Parigi.
@AlessioPisano


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