Per quale motivo si deve poter realizzare un impianto sportivo con annesse case e uffici nell’area di esondazione del fiume, alimentando i rischi per le persone, oppure in un area inquinata da bonificare, facendo finta che non esistano pericoli per la salute? Perché consentire di costruire in aree di tutela archeologica o paesaggistica? A porsi queste domande Legambiente che si dice preoccupata per la nuova versione della “Legge stadi” che sta circolando tra corridoi dei Ministeri e aule del Parlamento. Si tratterebbe di un emendamento pericoloso che prevede la possibilità di realizzare gli impianti e ogni tipo di intervento edilizio superando, attraverso il passaggio alla Presidenza del Consiglio, qualsiasi parere contrario di chi è preposto alla “tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico, della salute e della pubblica incolumità.
L’Associazione ambientalista chiede a Governo e Parlamento di fermarsi: per rendere sicuri gli impianti sportivi serve una procedura seria e trasparente mirata a riqualificare urgentemente le strutture, non un emendamento dettato dalle peggiori lobby”.
 


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

1 thought on “Nuova “Legge stadi”, Legambiente: si ritiri la bozza in circolazione

  1. Giusta protesta. Per risolvere problemi di crisi del settore costruzioni si cerca sempre di introdurre varianti alle leggi che tutelano l’ambiente e la qualità della vita. Meglio sarebbe cambiare, o superare le direttive che riguardano fallimenti industriali al fine di mettere a disposizione milioni di metri quadri di aree industriali spesso ferme da anni.

Parliamone ;-)

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: