Legambiente, insieme ai cittadini di Piacenza e all’associazione Genitori Antismog di Milano, impugnano, in un ricorso al Tar di Parma, la recente modifica all’autorizzazione integrata ambientale al cementificio Cementirossi di Piacenza, rilasciata dalla Provincia.
“La delibera provinciale che ha approvato la richiesta di Cementirossi di aumento dei rifiuti da bruciare come combustibile – si legge in una nota di Legambiente – determina una modifica sostanziale dell’autorizzazione ma senza portare quei miglioramenti nella situazione delle emissioni inquinanti che invece sarebbero assolutamente richiesti dal livello di inquinamento della Pianura Padana e dai vari piani di qualità dell’aria. Un processo di miglioramento della situazione emissiva a Piacenza risulta fondamentale, viste le varie fonti di emissioni industriali presenti , che vedono una concentrazione elevatissima di impianti inquinanti, dalla centrale di produzione elettrica della Edison, all’inceneritore, ma di questo argomento nella delibera non c’è traccia”.
Inoltre la richiesta della Cementirossi prevede l’aumento della quota di rifiuti bruciati, nel momento stesso in cui è in corso la richiesta di modifica sostanziale dell’autorizzazione del forno inceneritore di Tecnoborgo, che di fatto sancisce il prolungamento della vita utile dell’impianto. “Si verrebbe quindi a creare una situazione in cui una provincia che vede diminuire i propri rifiuti da smaltire grazie alla raccolta differenziata e alla contrazione della produzione di RSU, di fatto vede crescere nel tempo il proprio potenziale di incenerimento. Il tutto con un beneficio economico per IREN e Cementirossi, ma nessun miglioramento sulla qualità dell’aria per i Piacentini”. Tutto questo si somma all’inquinamento da traffico di tutte le città emiliane.
Da alcuni mesi si è costituito un comitato di cittadini, impegnato a ridurre l’inquinamento atmosferico in città. Si è deciso di impugnare l’autorizzazione della Provincia; Legambiente, assieme all’associazione Genitori Antismog di Milano, si è schierata a fianco dei cittadini  per dare più forza a questa richiesta che nasce dal basso. “Siamo contenti di essere a fianco di questo movimento spontaneo di cittadini che ha deciso di battersi per migliorare la qualità dell’aria di Piacenza – dice Lorenzo Frattini Presidente di Legambiente Emilia Romagna – E’ ora che l’emergenza smog venga affrontato in modo deciso dalle istituzioni   e smetta di essere considerato semplicemente un problema con cui convivere. Questo quello che vogliamo rimarcare con la scelta di questo ricorso”.


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