Ieri il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato il nuovo Piano di gestione dei rifiuti . “Per la prima volta dopo troppi anni – ha affermato la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini – questa Giunta e il Consiglio regionale consegnano al Lazio una gestione più moderna con un ciclo integrato dei rifiuti. Un piano che entra nel merito delle questioni, parte dalla raccolta differenziata ed arriva alla chiusura integrata del ciclo dei rifiuti, e ci porterà in Europa con uno strumento che ci consente di evitare la procedura d’infrazione”.
“L’approvazione del Piano – ha spiegato l’assessore regionale alle Attività produttive e alle Politiche dei rifiuti, Pietro Di Paolo – è un passo decisivo che permetterà alla Regione Lazio di riconquistare il terreno perduto negli anni passati”.
Gli elementi d’innovazione principali contenuti nel Piano riguardano la raccolta differenziata, la prevenzione e la riduzione dei rifiuti, l’utilizzo residuale delle discariche e la definizione dei confini amministrativi di gestione dei rifiuti (Ambiti territoriali ottimali, Ato). Nello specifico, il Piano mira all’incremento quantitativo, ma soprattutto qualitativo, della raccolta differenziata, elementi entrambi imprescindibili per garantire una gestione ottimale della filiera del riciclo. È prevista, inoltre, l’attivazione di politiche di prevenzione, recupero e riuso dei rifiuti, per cercare di ridurne la produzione, rispetto alla crescita inerziale stimata, fino a un 10% su scala regionale. Nelle discariche, che saranno di ridotte dimensioni e utilizzate in maniera marginale, confluiranno, così come impone la normativa europea, solo rifiuti trattati o i residui della raccolta differenziata. Per quanto riguarda la definizione dei confini amministrativi per la gestione dei rifiuti, il Piano individua cinque Ambiti territoriali ottimali (Ato), entro i quali organizzare i servizi di raccolta e smaltimento e garantire l’autosufficienza degli impianti di Trattamento meccanico-biologico (Tmb) dei rifiuti urbani indifferenziati. Il Piano, infine, prevede azioni di monitoraggio sul raggiungimento degli obiettivi fissati, in modo da poter approntare un tempestivo intervento in caso di criticità. Il Piano sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio (Burl).
 


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