Gli italiani sanno cos’è la green economy e nove su dieci la ritengono un driver di sviluppo. L’argomento sembra invece di scarso interesse per i leader politici, le cui dichiarazioni nei Tg hanno riguardato solo tre volte su cento temi di green economy. Paese reale e politica, sulla green economy, sembrano seguire percorsi paralleli. A dirlo sono due ricerche (una dell’OSA- Osservatorio Sviluppo Sostenibile e Ambiente nei Media; l’altra di Demetra opinioni), realizzate in occasione degli Stati Generali della Green Economy 2017 in programma a Rimini per il 7 e l’8 novembre.

Energie rinnovabili e risparmio energetico, cambiamenti climatici, riciclo dei rifiuti ed economia circolare, mobilità sostenibile, agricoltura di qualità ecologica, eco-innovazione e biodiversità sono discorsi ai quali Berlusconi, Bersani, Di Maio, Meloni e Salvini non hanno mai accennato, Renzi ha riservato uno spazio dell’1% e, sempre basso anche se un po’ maggiore, è lo spazio dedicato ai temi della green economy da Gentiloni, il 7%.

Questo atteggiamento nei confronti della green economy, non è generalizzato a livello internazionale. Il presidente francese Emmanuel Macron, ad esempio, ha posto tra le sue priorità la “transition ecologique”, sia prima che durante la campagna elettorale e il segretario cinese Xi Jimping, secondo Bloomberg News, al Congresso del Partito Comunista cinese della settimana scorsa, ha parlato nel suo Rapporto più di ambiente (89 volte) che di economia (70 volte).

Al contrario, il 58% dei cittadini è ben informato sulla green. Misure come quelle per il clima e l’energia (rinnovabili ed efficienza energetica) incontrano un consenso superiore al 90%.

E, a dimostrare questa tendenza verso le misure green, ben il 64% degli italiani si dice disponibile a consumare energia 100% rinnovabile anche se costasse di più e 7 intervistati su 10 vorrebbero veder aumentare la diffusione dei prodotti biologici anche se dovessero spendere il 10% in più. Le misure per una mobilità più sostenibile godono di ampia popolarità (sempre intorno al 90%), le più gettonate sono quelle di mobilità ciclistica e anche il divieto di vendere auto a gasolio e a benzina entro 10 anni ha un consenso del 77%.

La green economy caratterizza ormai una parte importante dell’economia italiana e gode di una buona popolarità, ma stenta ad entrare fra le priorità dell’agenda dei leader politici italiani”, ha dichiarato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

Durante gli Stati generali di Rimini saranno presentati i 10 punti del Programma per la transizione alla green economy che, in vista delle prossime elezioni, potrebbe essere valuta come un’opportunità per le forze politiche e i candidati, recuperando il ritardo e migliorando le loro proposte programmatiche.

L’obiettivo generale dovrebbe essere quello di rafforzare nel nuovo Parlamento e nell’azione del nuovo Governo le politiche e le misure per lo sviluppo di una green economy che sarebbero importanti per cogliere le grandi potenzialità green dell’Italia e assicurare uno sviluppo sostenibile, con maggiore occupazione e un miglior benessere”.

 

Notizia pubblicata il 27/10/2017 ore 17.25


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