Il Codici chiede al nuovo Consiglio Regionale una Commissione d’Inchiesta per accertare le responsabilità delle morti di Valle Galeria che, insieme a Malagrotta, costituisce il simbolo dell’emergenza rifiuti del Lazio. La presa di posizione dell’Associazione si fonda sui dati epidemiologici che parlano chiaro: esiste una associazione tra mortalità e livelli di esposizione a H2S, idrogeno solforato. Si tratta di un gas incolore dall’odore caratteristico di uova marce, in questo caso selezionato come tracciante della discarica. L’analisi evidenzia un aumento della frequenza di casi di mortalità per tumore della laringe, della vescica all’aumentare dell’esposizione all’H2S.  Mentre per quanto riguarda i ricoveri, l’analisi rileva una correlazione  tra l’H2S e malattie dell’apparato circolatorio nelle donne.
“Negli ultimi anni, nella zona circostante Ponte Galeria sono aumentate negli uomini le patologie dell’apparato respiratorio. Per le patologie tumorali si registra per le donne un aumento di tumore della mammella. Tra gli uomini si è riscontrato un aumento di ricoveri per patologie alla tiroide” scrive il Codici che cita anche gli ultimi risultati del monitoraggio effettuato dall’Arpa Lazio: “Sulle acque superficiali e sotterranee è emerso uno stato di contaminazione diffuso delle acque. In particolare è risultata la presenza, con valori superiori ai limiti di legge, delle seguenti sostanze: solfati, ferro, manganese, arsenico, cromo totale, nichel, alluminio, piombo benzene, p-xilene, clorulo di vinile, diclorobenzene, tetracloroetilene e infine il burtibenzenesolfinammide, sostanza indicata come possibile marker di contaminazione da discarica rifiuti”.


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